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MONTECCHIO MAGGIORE. BOWLING LE ALTE: C’È TUTTO UN MONDO DENTRO!

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Il Bowling Le Alte negli anni è diventato sinonimo di luogo dove trascorrere una serata con gli amici, alternativa alla solita pizza o alla discoteca.
I più giovani vi trovano l’opportunità di mettersi alla prova sulle lucide piste e catapultarsi per un paio di ore nella magica atmosfera propria di certi luoghi del divertimento in USA. Parole inglesi, espressioni da Happy Days, la famosa serie televisiva, con protagonista Fonzie. Il ragazzo tipo americano, sciupafemmine, gioca a Bowling e molti film, che hanno fatto la storia della cinematografia statunitense, hanno messo in scena il bowling che però non è nato in America, ma vi è arrivato nella seconda metà dell’800 con i migranti.
In Europa si giocava a bocce, in Germania e nei Paesi Nordici si giocava a colpire e ad abbattere dei birilli.
Ma in America nasce la pista lucida e scorrevole, si fissano le regole che fanno di questo gioco uno dei più praticati nel mondo. Solo negli USA circa settanta milioni di appassionati.
In Italia è diventato Federazione nel 2022, insieme al biliardo, riconosciuta dal Coni e quindi con tutti i suoi campionati nazionali ed internazionali.

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Il Bowling Le Alte è strettamente collegato con la Federazione, non solo perché direttore e amministratore sono affiliati, ex atleti ed istruttori, ma anche perché contribuiscono a renderlo sempre di più uno sport per tutti, nel vero senso delle parole. Tutti significa uomini, donne, di tutte le età, con potenzialità diverse, quindi anche con disabilità. Anzi! Bowling e disabilità è il fiore all’occhiello dell’Alte Bowling, perché qui possono giocare anche persone cui altri sport sono negati.

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Andrea Barnabò

Lo spiega l’amministratore Andrea Barnabò: “Dopo la nascita del baskin, dell’atletica adattata, anche il bowling ha accolto giovani con disabilità e il connubio è stato fin da subito speciale. Abbiamo certi ragazzi autistici che qui trovano la loro dimensione di vincenti, perché capaci di livelli di concentrazione altissimi, abilità di tiro o visione della pista che altri non hanno. Il bowling è inoltre l’unico sport inclusivo che non fa differenze e che non necessita del supporto del normodotato. Il frame, la giocata, prevede due tiri. Nel “gioco anch’io” un tiro, il primo, lo fa il disabile, poi il normodotato. Si gioca alla pari insomma!”
Federazione significa anche scuola e quindi l’avvio di collaborazioni con gli istituti del territorio e conseguenti campionati.
“Oggi organizziamo veri e propri corsi per i più giovani, teniamo l’attività di bowling in orario di lezione scolastica ed è un’occasione per avvicinare ad uno sport anche chi fa fatica nell’attività agonistica. Perché tutti possono giocare a bowling, non ci sono restrizioni, limiti. Anzi spesso gli insegnanti di Scienze Motorie si sorprendono di quanto il bowling riesca a coinvolgere i più timidi, quelli che fanno fatica ad emergere nello sport di squadra”.
Ma il Bowling Le Alte non è solo piste luccicanti, qui si può giocare a biliardo americano. Cimentarsi con tanti videogiochi, ma soprattutto si può provare il Laser Game, una vera attrazione! Muniti di un’arma laser, come nei videogiochi, e di una visiera speciale, si entra in un labirinto buio e si affrontano gli avversari.

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Potrebbe sembrare un gioco violento, ma non lo è. E’ un momento di intensa adrenalina dove ci si mette alla prova con l’abilità e l’astuzia.
“In venti minuti di gioco si mettono in moto muscoli che non si pensava di avere e poi, dato che è un gioco di squadra, unisce, crea complicità, mostra aspetti delle persone che non si immaginavano.
E così molte aziende hanno deciso di servirsi di questo gioco per creare sintonia in ufficio, per superare tabù relazionali. Si chiamano Team Building e si svolgono anche nel Bowling Le Alte”.

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Paolo Zavarise

Paolo Zavarise, il direttore responsabile della struttura, è tecnico federale, maestro istruttore, con un passato di tornei vinti a livello nazionale: “Al Bowling Le Alte si viene per trascorrere una serata diversa, ma qui si può anche mangiare una pizza o un panino, ci si può fare una birra, fintanto che non parte una nuova sfida, sulle piste, nella sala biliardo, o ai giochi elettronici. Questo è il posto ideale dove organizzare feste di compleanno per i propri figli e infatti il 40% del fatturato arriva proprio dalle feste per i più piccoli”.

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E chi non si divertirebbe in questo luogo dove tutto si amplifica, luci, musica, adrenalina… ma in sicurezza, come precisano Andrea e Paolo:” C’è molta attenzione e controllo. Qui non c’è spazio per malintenzionati, e anche se la frequenza del luogo è prevalentemente notturna, l’atmosfera è sempre tranquilla”.

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