Coraggio. Ora dobbiamo avere coraggio.
Se vincerà la paura l’Europa stessa rischia: tornerà disunita, ritorneremo alle singole Nazioni. E divisi, isolati, siamo tutti più deboli. Anche le nazioni più amiche di una superpotenza si ridurranno a felici (?) colonie.
Al summit di tre giorni a Monaco non si discute solo di pace e di Ucraina, di diritti internazionali, di Nato e di disimpegno americano.
I toni molto duri, pur farciti di ignoranza storica, del vice presidente Americano Vance sono stati comunque molto utili. Hanno spiegato in modo chiaro che l’America non ci considera più partners amici se non alle condizioni che impongono loro e che sono capestro. E così abbiamo anche capito due cose importanti che vanno oltre l’imposizione dei dazi.
1 L’america deve e vuole concentrarsi sul Pacifico:
2 Se l’Europa vuole difendersi da aggressioni future sul proprio territorio deve arrangiarsi. Deve occuparsi da sola di quello che succede nel Mediterraneo, deve trovare una voce unica sulle politiche estere e sulla difesa e l’autonomia energetica.
Le condizioni base della Nato stessa vengono meno.
La richiesta americana di risarcimento all’Ucraina pagabile con enormi quantità di materie prime, assomiglia molto al risarcimento che fino al secolo scorso le potenze vincitrici chiedevano alle Nazioni sconfitte.
Bene. Dunque ora abbiamo un quadro chiaro.
Possiamo prendere spavento e disunirci, cercare scorciatoie e accordi pseudo-convenienti separatamente, oppure prenderci in mano il nostro destino, ritrovare il coraggio e finalmente diventare adulti. Si l’UE deve diventare adulta e rendersi conto che è venuto meno l’equivoco, molte volte anche farcito di ipocrisia, in base al quale gli USA garantivano pace e sicurezza agli Stati Europei con il loro esercito, le loro spese militari, la loro diplomazia. Sarà un risveglio brusco abbandonando i sogni in cui siamo vissuti, un po’ viziati, un po’ furbi. Per ottanta anni abbiamo dormito da figli protetti, ci sveglieremo da adulti.
Coraggio!
Maurizio Scalabrin