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LR VICENZA. SI RICOMINCIA CON LA PERGOLETTESE. SEI PARTITE PER FAR DIVENTARE UN DERBYSSIMO QUELLO CON IL PADOVA DEL 16 FEBBRAIO

Della Morte

Spesso la sosta a metà campionato produce ricadute non gradite, nel senso che spezza la continuità o allenta la concentrazione e non mancano risultati anomali nelle partite del ritorno in campo. Quest’anno, però, la pausa è stata troppo corta, appena due settimane hanno intervallato la prima e la seconda giornata del girone di ritorno, per provocare effetti collaterali sul rendimento e tutto fa pensare che non dovrebbero esserci sorprese.
Per di più la sessione invernale dei trasferimenti è cominciata solo da pochi giorni e le squadre che si sono già mosse sono pochissime e, quindi, spostamenti significativi di valori non ce ne possono ancora essere.
Il campionato riprende con un calendario del 21° turno inspiegabilmente spalmato in tre giorni, da sabato 4 a lunedì 6 gennaio, quando avrebbe ragionevolmente potuto essere concentrato almeno fra domenica e l’Epifania.
Per la corsa alla promozione diretta saranno probabilmente decisive le sei giornate che culmineranno nello scontro Vicenza-Padova. Se la capolista riuscirà a mantenere il ritmo da record dell’andata e, quindi, a conservare il vantaggio sul Lane, potrebbe non essere influente il risultato del derby per indirizzare il campionato verso una definizione largamente anticipata della squadra che andrà in Serie B senza passare per i play off.
È pacifico che il Padova è nella condizione ideale nel prossimo scorcio del calendario perchè può anche permettersi di rallentare un po’ senza compromettere il proprio percorso. È talmente cospicuo, infatti, il margine sui biancorossi che, per realizzarsi un significativo avvicinamento fra le due squadre, dovrebbero contemporaneamente verificarsi due situazioni: un crollo prolungato dei biancoscudati e una serie di vittorie consecutive dei vicentini. Guardando a com’è andata prima della sosta, sembra poco probabile che entrambe le condizioni si avverino.
Se Vicenza e Padova arriveranno allo scontro diretto con il distacco attuale o anche poco inferiore, il risultato del Menti il 16 febbraio non cambierà nulla e la capolista potrà già staccare il biglietto per la Cadetteria. Se, invece, il prossimo mese e mezzo dovesse consentire un significativo riavvicinamento fra prima e seconda in classifica, allora sì il “derbyssimo” diventerebbe una tappa cruciale di questo campionato e la vittoria sarebbe per l’una e per l’altra il risultato da ottenere ad ogni costo.
Sia il Padova che il Vicenza non sembrano indirizzate a fare, nel calciomercato in corso, acquisti importanti. La capolista, già nella scorsa estate, ha puntato sul mantenimento della rosa dell’anno precedente e, visto il rendimento, coerentemente non ha ora necessità di rinforzi. Il Lane, invece, è cambiato parecchio fra luglio e agosto dell’anno scorso e non tutti i nuovi hanno risposto all’altezza delle aspettative, tant’è che si sono appalesate lacune in certi ruoli del gruppo che dovranno essere eliminate.
Dal settore tecnico vicentino, però, è stato detto e ribadito, riferendosi ai rientranti Ronaldo e Ferrari, che i rinforzi ce li ha già in casa e che i trasferimenti saranno piuttosto in uscita sia per abbattere il monte ingaggi che per eliminare i sovrappiù provocati dal ritorno dei due ex lungodegenti. Per un deciso upgrade non basta: servono assolutamente un altro difensore centrale per rimpolpare un reparto ora ai minimi termini, un esterno di destra (in grado di fare anche il quinto) per completare il centrocampo e un vice-Costa per far rifiatare ogni tanto il mancino “fasso-tuto-mi”.
Per il cambio di marcia, però, è necessario che Ronaldo e Ferrari tornino in campo nelle stesse condizioni del girone di ritorno dello scorso campionato, perchè la squadra ha bisogno di un regista offensivo qual è il brasiliano e di un bomber come l’argentino. È scontato che i due non andranno subito a regime dopo la assenza semestrale, il primo anche per ragioni anagrafiche e il secondo per struttura fisica, ma il Vicenza ha bisogno del loro apporto al top e non può aspettare.
Per tentare la rimonta c’è bisogno anche del contributo al massimo livello di due giocatori che, nella prima tranche del campionato, ne hanno dato uno sufficiente ma non super: Costa e, soprattutto, Della Morte (nella foto) sono due potenziali protagonisti nel Vicenza e da loro ci si aspetta quel qualcosa in più che serve a fare la differenza.
La partita dell’Epifania al Menti contro la modesta Pergolettese è un test non impossibile per ricominciare senza stress e per ripartire con una vittoria.
GIANNI POGGI

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