
LR VICENZA. SARÀ UNA SQUADRA OPERAIA QUELLA CHE SI RADUNA IL 14 LUGLIO? PER ORA NON CI SONO STAR
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Fra pochi giorni, il 14 luglio, è in calendario il raduno dell’LR Vicenza 2025-2026 e, pur con una scadenza così vicina, la nuova squadra è ancora un work in progress anche se è in programma un rinnovo tutt’altro che marginale della rosa.
Mancano in realtà i 3/4 dell’asse centrale, il perno su cui notoriamente si imposta la squadra, perchè Confente, Ronaldo e Ferrari – a cui la società non ha rinnovato il contratto scaduto lo scorso 30 giugno – hanno lasciato per ora senza eredi i ruoli di portiere, regista e attaccante centrale.
Anzi, in questo momento il Vicenza non ha non solo il titolare fra i pali ma nemmeno il secondo e il terzo portiere, perchè anche Massolo non è stato rinnovato e Gallo è stato appena ceduto alla Paganese.
Sulla necessità di avere in centrocampo un regista non si discute, visto che il nuovo allenatore Fabio Gallo (nella foto) utilizza un modulo di mediana con cinque giocatori e, quindi, composto (oltre che dai quinti) da un centrale e due mediani. Ci sarebbe a disposizione Carraro, è vero, ma il giocatore non ha dimostrato nello scorso campionato di possedere le qualità di un play maker classico, facendo piuttosto pensare a un mediano-mezzala.
Come punta centrale, poi, l’orientamento si dice sia quello di dare massima fiducia a Morra, che è senz’altro un buon attaccante ma è spesso incappato in qualche pausa e in qualche momento di scarsa visibilità in campo. La sua interpretazione del ruolo è fondata soprattutto sulla grande mobilità e, forse, al Vicenza in qualche partita potrà servire piuttosto un uomo da area di rigore.
Dall’anno scorso la squadra si porta appresso la lacuna dell’esterno destro, una posizione in cui Vecchi ha provato a utilizzare Della Morte, De Col e Talarico senza mai arrivare ad una scelta definitiva anche perchè nessuno dei tre ha dimostrato di essere la pedina ideale. Serve, quindi, trovare assolutamente un omologo destro di Costa, anche per evitare che il gioco sulle fasce si sviluppi – com’è successo nello scorso campionato – in misura preponderante su quella sinistra approfittando della disponibilità e della qualità del mancino, che è arrivato spompato a fine stagione.
Per fare una squadra davvero completa sarebbe necessario aggiungere una mezzala di spessore, in grado cioè di lavorare sia come interditore che come incursore, meglio se dotato di tiro da fuori area, e una seconda punta che garantisca azioni offensive aggiranti senza pestarsi i piedi con Morra. Non è facile, però, trovare giocatori con queste caratteristiche, soprattutto quando – come quest’anno – il budget non consente ingaggi allettanti.
Qualche difensore in più, infine, non sarebbe male averlo perchè in una stagione lunga e impegnativa le rotazioni fra i tre centrali saranno inevitabili e, come s’è visto in quella precedente, è rischioso avere pochi cambi.
Ci sarebbe anche da fare un ragionamento sui giovani, visto che la nuova linea tecnica prevede un’apertura a giocatori green. Se così fosse, sarebbe ora di cambiare impostazione e di puntare su acquisti anzichè su prestiti, com’è stato fatto nelle ultime stagioni. Sotto il profilo economico è più conveniente il prestito ma si è visto che, anche con clausole di riscatto, alla fine i giovani che si sono messi in luce a Vicenza poi sono non ci sono rimasti. L’ideale sarebbe investire su contratti a medio-lungo termine con ventenni di prospettiva, certo correndo l’alea di non centrare la scelta e, qui, tutto sta nella capacità di chi falo scouting nell’area tecnica biancorossa.
GIANNI POGGI
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