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LR VICENZA. RAUL TALARICO ENTRA IN CAMPO ALL’89’ E SEGNA IL GOL VITTORIA DOPO 3 MINUTI

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Un buon vecchio detto consolatorio del calcio è “contava il risultato” e si adatta alla perfezione alla vittoria dell’LR Vicenza sul Giana Erminio, che non non si può proprio dire sia frutto di una prestazione che resterà negli annali del calcio biancorosso.
Il gol del 2-1 è stato firmato al 3° minuto del recupero finale (e questa cronologia già è indicativa dell’andazzo della partita) da Raul Talarico, cui va riconosciuta la bravura di farsi trovare al posto giusto e al momento giusto quand’era entrato da appena 180 secondi in campo. Gol di testa del giocatore meno alto della squadra, a concludere una azione agevolata da un collettivo svarione della difesa lombarda, che, una volta tanto, aveva dimenticato più di una marcatura e pure il presidio della zona.
Anche il pareggio del Giana è stato propiziato da un momento di amnesia della retroguardia vicentina, tant’è che Previtali aveva incornato in beata solitudine. Il primo centro del Lane, invece, è nato da calcio d’angolo, con palla battuta rasoterra al limite dell’area lombarda, su cui si è avventato, con un inserimento sicuramente studiato in uno schema, Caferri. Si è esibito in uno shoot al volo che ha spedito la palla dritta in porta. Prima di superare la linea c’è stata una deviazione di un difensore, giudicata ininfluente e quindi assegnazione della marcatura al quinto di destra.
Si può dire che la partita è tutta qua (ma c’è stata anche una traversa di Cuomo al 62′) senza nulla togliere all’impegno dei giocatori di Gallo che, però, stavolta non sono stati affatto all’altezza delle prime dieci giornate di campionato. Il che non è un dramma e non solo perchè il primo posto è ancora bello solido ma anche perchè un momento di pausa dopo la tirata iniziale ci può pure stare. Meglio rispolverare il rendimento migliore nelle tre gare di novembre contro Inter, Brescia e Lecco che, se andassero per il verso giusto, potrebbero davvero non già mettere il sigillo sulla promozione ma senz’altro dare un preciso indirizzo alla relativa corsa.
Nel primo tempo s’è visto un Vicenza da insufficienza collettiva, lento e macchinoso, poco pericoloso e prevedibile, in difficoltà contro un avversario che si era presentato in campo con un 2006 come unica punta e un 1989 come capitano. Un Giana, però, consapevole dei propri limiti e del valore del Lane, con un gioco funzionale al safety first unico obbiettivo a sua disposizione, ordinato e concentrato per non fare figuracce.
La ripresa s’è aperta con l’1-0 di Caferri che ha fatto immaginare un secondo tempo di ben altra impronta, ma la resa dei vicentini non s’è impennata e un po’ alla volta il ritmo è tornato al tran tran dei primi 45′. Dopo 30 minuti, su azione partita dal corner, la Giana ha fatto il pari e, a quel punto, c’è stata la bella reazione dei vicentini che volevano i tre punti. Non che si sia visto chissà che, ma la buona volontà è stata palese e, nel loro complesso, i cambi disposti da Gallo in chiave marcatamente offensiva sono stati funzionali.
Bravi, infine, i 9.000 che hanno affrontato la pioggia sugli spalti del Menti.
GIANNI POGGI

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Germano Raniero
Germano Raniero
5 giorni fa

ma dicevi che era una passeggiata?….purtroppo ti hanno ascoltato..e se Tallarico non si fosse accorto che contava il risultato …la passeggiata di sarebbe conclusa malamente…. modestia…. è il Vicenza che deve vincere x forza….non gli avversari

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