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LR VICENZA. POKER ALL’ARZIGNANO E FULL AL PADOVA

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Sia la vittoria dell’LR Vicenza sull’Arzignano che quella della FeralpiSalò sul Padova erano risultati pronosticati anche se con probabilità nettamente diverse. Il successo biancorossso nel derby vicentino, infatti, era pressochè scontato e in dubbio era solo il punteggio. In questo, aveva ragione il presidente dell’Arzi Lino Chilese che, alla vigilia, aveva pubblicamente ammesso di sperare di evitare una goleada (bel modo di dar la carica alla squadra…) e che, quindi, aveva in qualche modo previsto il 4-0.
Una percentuale molto più bassa aveva, invece, la vittoria della Feralpi che, infatti, è arrivata solo all’ultimo minuto di recupero e proprio mentre la capolista stava spingendo al massimo per centrare un 2 che sarebbe stato importante sapendo che il Lane aveva già incamerato i tre punti.
L’ennesimo risultato cambiato sul filo di lana lascia qualche dubbio sulla capacità di gestione del risultato da parte delle due squadre migliori del girone, che, fra le loro qualità, dovrebbero avere anche quella di evitare di correre rischi o di dover sbloccare la gara nell’over time. È successo al Vicenza di vincere al 95′ la partita a Meda con il Renate, è successo al Padova di pareggiare al 94′ il derby al Menti, è successo alla squadra di Andreoletti di incassare il gol della sconfitta ad un minuto dal fischio finale.
Non sempre, poi, questi risultati in extremis sono giustificati da quanto è successo durante i tempi regolari: il Vicenza non meritava nè di battere il Renate nè di dividere i punti con il Padova e la sconfitta a Salò sta stretta alla capolista.
La testa della classifica a nove turni dal termine è parzialmente ridisegnata perchè i biancoscudati sono sempre al primo posto ma i biancorossi hanno dimezzato lo svantaggio e hanno ragionevolmente nel mirino il Padova. Delle due, la squadra di Vecchi è quella più in forma, com’è dimostrato dalla scioltezza con cui gioca e dalla continuità che ha assunto in questa fase del calendario. Come si sperava, il rientro di Ronaldo al suo miglior livello qualitativo ha aggiunto alla squadra quello che mancava e tutto è migliorato con il brasiliano in campo.
Il Padova non è più, invece, quello del girone di andata e, pur restando un team completo e molto affiatato, ha perso la capacità di arrivare comunque a far sua la partita che lo aveva sempre contraddistinto in precedenza.
Il derby fra Vicenza e Arzignano è stata poco più di un’amichevole estiva, quelle in cui una squadra di categoria inferiore affronta uno squadrone. Bianchini, l’allenatore dei giallocelesti, ha completamente sbagliato la preparazione del confronto oppure i suoi giocatori si sono fatti intimorire dal contesto agonistico e del tifo. Fatto sta che è inconcepibile che una squadra modesta come l’Arzi scenda in campo rinunciando a fare quello che sa far meglio e cioè battersi uomo contro uomo e palla su palla.
Si è visto sì un Ronaldo giganteggiare ma privo completamente di marcatura e quindi libero di impostare a suo agio. Ha subìto, è vero, numerosi falli ma del tutto inutili e insensati ai fini difensivi. Per quasi tutta la gara, la squadra della valle ha rinunciato a iniziative offensive, lasciando il solo e spaesato Jallow a sbattersi contro la miglior difesa del girone, e, nel contempo, ha opposto agli attacchi del Lane cinque difensori in linea, per altro con il risultato di beccare quattro gol.
Davvero non si capisce perchè avversari così modesti arrivino al Menti così impreparati e talvolta addirittura velleitari. I bei tempi del difensivismo amato da Gianni Brera sono lontani ma chi ha bisogno di salvarsi, come l’Arzignano, dovrebbe darsi una ripassata di quel metodo di gioco.
GIANNI POGGI

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