
LR VICENZA. SARÀ UNA SQUADRA OPERAIA QUELLA CHE SI RADUNA IL 14 LUGLIO? PER ORA NON CI SONO STAR
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Sest’ultima tappa del campionato e dell’ancora irrisolta competizione fra Padova e LR Vicenza per la promozione diretta in Serie B. Il turno è in apparenza più favorevole alla inseguitrice, che affronta sul proprio campo il Caldiero Terme, neopromosso e candidato alla retrocessione, mentre la capolista fronteggia in trasferta l’enigmatico Novara, ultimo nella Top Ten del girone e con un margine di 10 punti sulla zona play out.
È ormai banale e ripetitivo dire che ogni partita, a questo punto, fa storia a sè e, quindi, nel formulare pronostici i numeri del campionato suggeriscono conclusioni che poi sono contraddette dal campo. E non solo, perchè anche il campo è una variabile indipendente, come si è ben visto proprio nell’ultima partita del Lane a Lecco in cui i biancorossi sono passati dal -1 al -4 dal Padova nell’arco di un tempo.
Dati e statistiche del campionato, comunque, inquadrano Vicenza-Caldiero quasi come un testa-coda, la seconda contro la penultima, e già questo profilo sarebbe sufficiente a indirizzare le scommesse su una percentuale molto bassa pro Lane. Aggiungiamo i 46 punti di distacco fra le due squadre e la, per così dire, scarsa attitudine dei veronesi per le trasferte (9 punti con 2 vittorie, 3 pareggi e 10 sconfitte) e il copione risulta sfacciatamente un monologo dei giocatori di Stefano Vecchi.
L’ultimo successo del Caldiero fuori casa risale addirittura alla 3a giornata, era l’8 settembre dell’anno scorso, infatti, quando la squadra allenata da Cristian Soave espugnò niente meno che il Nereo Rocco di Trieste battendo per 1-0 l’Alabarda. Questo successo è stato per ora l’hit stagionale dei termali, che, però, possono vantarsi di aver fatto fuori dalla Coppa Italia niente meno che il Padova. Per il resto, il campionato è stato una via crucis per loro, tanto da portare all’esonero dello storico e benemerito Soave, licenziato il 19 gennaio e riassunto il 20 febbraio dopo l’infelice parentesi di Roberto Bordin.
Per restare agli ultimi tempi, il Caldiero ha attraversato una lunga fase oscura in cui ha rimediato quattro sconfitte e appena tre pareggi, tunnel da cui è uscita giusto una settimana fa grazie alla inattesa vittoria in casa sul Novara.
Gli attaccanti vicentini, poi, dovrebbero andare a nozze con la peggior difesa del campionato, che ha incassato ben 57 gol di cui 30 fuori casa (come dire 2 di media) e non è quindi impensabile che il Vicenza possa migliorare il record stagionale di reti messe a segno in una singola partita rispetto alle 4 rifilate all’Arzignano.
In un confronto con queste caratteristiche solo il Vicenza può ribaltare il pronostico e arricchire gli scommettitori che abbiano puntato sul 2. Il solito Lane se lo magna il Caldiero e nemmeno ha bisogno del digestivo, solo una sbandata collettiva dei biancorossi o una serie incredibile di circostanze sfortunate potrebbe aprire la strada non dico a un successo veronese ma perfino a un pareggio.
Se tutto va come ci si aspetta, il Vicenza potrebbe trovarsi domenica sera di nuovo più vicino al Padova.
GIANNI POGGI
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