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LR VICENZA. PER BATTERE LA MAGLIA NERA CLODIENSE BASTANO GIOCO E CONCENTRAZIONE

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Obbiettivo centrato. L’LR Vicenza batte la Clodiense e s’innalza temporanemente a +4 sul Padova, in attesa del posticipo dei biancoscudati con il Lecco. Partita senza storia, com’era prevedibile, quella fra i biancorossi e i chioggiotti, che hanno giocato un buon primo tempo senza per altro evitare di incassare due gol e, nella ripresa, si sono relegati nel ruolo di sparring partner e il resto della gara è andato sul tono di una amichevole.
Della differenza di livello fra le due squadre ho scritto abbondantemente nell’articolo di presentazione del match (https://ilpunto.news/lr-vicenza-la-conferma-del-primo-posto-obbiettivo-nel-testacoda-con-la-clodiense/) e il campo la ha confermata.
Con tutto il rispetto, la C sta stretta ai granata, che hanno una rosa fatta prevalentemente di ragazzini tant’è che, nella lista delle formazioni, su 21 giocatori c’erano 4 ventunenni (di cui 2 in campo all’inizio), altrettanti 2003 (un paio in campo dal 1′) e un paio di anni 22.
E non è che gli altri schierati da Tadino fossero un granchè, fors’anche perchè il Vicenza sicuro e concentrato di questi tempi è in grado di far sfigurare chiunque. Biondi, il miglior marcatore dei lagunari con 8 centri, non si è mai fatto notare e gli ex biancorossi (tranne il portiere Brzan), almeno stavolta hanno fatto capire perchè il Vicenza se n’è privato.
Nemmeno sotto il profilo agonistico la Clodiense ha fatto quel che ci si poteva aspettare da una squadra che ha a disposizione pochissime partite per cercare in extremis di agganciare un posto nei play out. Avrebbero potuto colmare o almeno ridurre il differenziale tecnico con il biancorossi solo con una prestazione all’ultimo sangue, di corsa e di aggressività, ma così non è stato perchè i lagunari hanno preferito il gioco nei primi 45′ e, nei secondi, sono vistosamente calati e son finiti a proteggere la propria metà campo.
Non ne ha approfittato il Vicenza, che non è riuscito (solito difetto) a dar sostanza al maggior possesso palla e a una palese condizione migliore, che sarebbero stati premessa sufficiente per una goleada, e, anzi, hanno rimesso in partita i granata concedendo loro di portarsi all’82’ su un 2-1 tanto inatteso e incongruo da lasciare interdetti e increduli i 10.000 spettatori, quasi tutti di fede biancorossa. Nel finale la Clodiense ci ha pure provato ad accaparrarsi un immeritato pareggio ma un paio di tentativi sono finiti nel nulla.
Il Vicenza ha fatto la sua partita con giudizio, senza dannarsi ma anche senza maraviglia mostrare, e sarebbe stato fuori posto chiedergli di più in un testacoda che, nei fatti, è risultato ancor meno impegnativo di quanto avrebbe potuto essere.
Fra le prestazioni dei singoli, la solita magna cum laude va a mastro Ronaldo, ancora una volta anima e core del Vicenza, e anche a Morra (nella foto) che ha firmato una doppietta grazie a un primo gol di grande fattura al 3′ bissato una mezzora dopo con un rigore, che avrebbe dovuto essere ripetuto per interruzione della rincorsa. Costa è rientrato dopo due giornate di panchina ed ha ripreso il suo posto in banda sinistra con il vecchio dinamismo ma senza apporti cospicui. Rauti è stato molto mobile, come sempre, ma meno incisivo e preciso del solito nella fase offensiva e Dal Monte si è fatto notare solo per un tiro-a-giro di sinistro, preparato con il tipico movimento a rientrare, che ha sfiorato il secondo palo. Tutti gli altri che sono scesi in campo hanno fatto la loro parte con la concentrazione e la sicurezza dovuta ma hanno avuto poche occasioni di brillare contro un avversario così modesto.
GIANNI POGGI

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