# Tags
blank
blank

LR VICENZA. L’ATALANTA UNDER 23 È UNA TIGRE DI CARTA E PRENDE TRE PAPPINE AL MENTI

blank

Non è stato necessario un LR Vicenza stellare per dare la giusta dimensione all’Atalanta Under 23, uscita dal Menti con tre gol all’incasso e una prestazione in bella grafia ma povera di concretezza.
Ci si chiedeva in presentazione del match: al Menti si vedrà la squadra che vale più di 9 milioni e ricca di giovani che fanno la spola con la Serie A e la Champions oppure quella che ha beccato ben 13 gol nelle prime dieci partite di campionato? La seconda è quella che si è esibita a Vicenza pur con quasi tutti i suoi campioncini a disposizione di Francesco Modesto, l’allenatore che è per la seconda stagione alla guida degli Under nerazzurri e che ha avuto una breve parentesi in carriera sulla panchina biancorossa.
Vlahovich, Vavassori, Manzoni e Del Lungo, reduci dalla convocazione infrasettimanale con i “grandi” di Gasperini per il match con il Celtic, e, come Bernasconi (pure in campo), utilizzati in Serie A, non hanno fatto un figurone al Menti e, anzi, ci si poteva aspettare qualcosa di più da tutti loro. Soprattutto, dal capocannoniere del campionato Vanja Vlahovich (8 centri).
Valutata nel suo complesso, la Under atalantina ha confermato l’impressione lasciata sia l’anno scorso che nella partita del secondo turno di Coppa Italia in agosto e, cioè, quella di una squadra che non ha un ruolo strutturale nel girone bensì l’obbiettivo di fare, come nel campionato precedente, il meglio possibile e di dare minutaggio e presenze alle speranze messe a disposizione dall’ottimo settore giovanile della società bergamasca.
Si vede benissimo che i boys nerazzurri non hanno fra le loro qualità lo spinto agonismo che, invece, è saliente nei giocatori di Gasperini e puntano, piuttosto, alla qualità del gioco, all’ordine in campo e, quando riesce loro (certo non a Vicenza), ad evidenziare le doti tecniche dei migliori.
Così è stato anche nel match contro il Lane, in cui non si può dire che l’Atalanta Under 23 abbia giocato male ma che, alla fine, ha concretizzato poco o nulla della sua prestazione, incamerando un tris di gol che appesantisce un bilancio negativo già pesante e chiudendo con un clean sheet in attacco (il più produttivo delle tre serie professionistiche).
Contro una squadra siffatta (sottolineiamo: un gruppo di giocatori tutti nati dopo il 2001), i biancorossi non hanno sfoderato la tanto attesa prestazione convincente e, anzi, si può parlare anche stavolta sì di un risultato utile (il 10°) ma non di buon gioco.
E nemmeno sono mancati errori, anche grossolani, in tutti i reparti. La difesa ha lasciato almeno tre palle gol agli avversari e, se non ci fosse stato un Confente molto reattivo e lucido, la pagina pulita non ci sarebbe stata. Altri errori si sono visti in uscita, dovuti anche alla mancanza ormai cronica del regista a cui non può sopperire la coppia di mediani, solidi nell’interdizione e continui nella mobilità ma far girare il gioco è un’altra cosa.
La resa dell’attacco, infine, è stata la solita e, dei tre gol segnati, il primo è un’indiscutibile autorete sul tiro di Talarico e gli altri due sono senz’altro merito di Della Morte e Rauti ma anche conseguenza della discutibile fase difensiva degli avversari. E, anche qui, non si può non ricordare i tanti tiri sbagliati, pur in situazioni molto agevoli.
Ma è inutile pretendere troppo, perchè ormai è chiaro (siamo a novembre) che questo campionato sarà un testa-a-testa fra Vicenza e Padova e che saranno decisivi gli scontri diretti.
GIANNI POGGI
Nella foto (dal sito dell’Atalanta) il difensore vicentino Laezza


blank
Sottoscrivi
Notificami
guest
0 Commenti
Più vecchi
Più recenti Più votati
Feedbacks in linea
Vedi tutti i commenti

PIU' RECENTI

0
Lascia un commentox