
LR VICENZA. SARÀ FABIO GALLO L’ALLENATORE GIUSTO PER RILANCIARE I BIANCOROSSI?
Tre settimane dopo la eliminazione dell’LR Vicenza dai play off e a meno di un mese dal raduno e dall’inizio del ritiro della squadra per
Al 5° minuto del recupero finale, con un’ultima azione a disposizione per sbloccare lo 0-0 che il Renate aveva fin lì imposto all’LR Vicenza, un colpo di testa di Leverbe (nella foto) devia in porta la punizione battuta dalla trequarti sinistra da Pippo Costa e suggella la quinta vittoria consecutiva dell’anno e il -3 dal Padova.
LR Vicenza e Renate si confrontano sul campo di Meda esibendo un rendimento agli antipodi dopo la sosta di fine anno perchè i biancorossi hanno collezionato quattro vittorie consecutive e, invece, i lombardi, altrettante sconfitte .
Stando alle statistiche non ci dovrebbe essere paragone fra le due contendenti perchè il Lane ha 22 punti in più del Renate, squadra che ha alternato in questa stagione alti e bassi e che, comunque, occupa dignitosamente l’ultimo posto fra le top ten del girone.
L’antipasto del match è di quelli veramente saporiti: il Padova prolunga il suo gennaio nero aprendo febbraio con la prima sconfitta stagionale (dopo 24 risultati utili consecutivi) nella trasferta a Verona sul campo della Virtus. Si aprono i cuori dei tifosi vicentini che vedono la possibilità per i propri beniamini di dimezzare il residuo svantaggio dalla capolista.
Al via qualche sorpresa nella formazione varata da Stefano Vecchi, che cambia spalla a Ronaldo (comunque riproposto fra i titolari) affiancandogli Della Latta e ripresenta Della Morte nel ruolo di trequartista dopo la panchinata con l’Alcione. Novità anche in difesa, dove il braccino destro è De Col, che fa reparto con Leverbe e Laezza mentre Cuomo, evidentemente non ancora al massimo, va in panchina e Sandon, infortunato, è rimasto a casa.
Il Renate non ha star (il senatore Bocalon da un po’ non gioca) e Foschi si deve affidare al gruppo. E il gruppo fa bene la sua parte nel primo tempo, giocando con ordine e qualità e drenando i biancorossi a centrocampo e in attacco.
Si vede subito, comunque, che il Vicenza non è nella stessa versione di sei giorni prima: Ronaldo non è altrettanto dominante, i due attaccanti non compaiono mai nel tabellino, i contributi degli esterni sono minimi e Della Morte è, come al solito, la brutta copia di se stesso e ormai fin troppo prevedibile. Il migliore è Della Latta e i difensori non fanno molta fatica contro avversari piuttosto parsimoniosi quanto a gol. Appena due i tiri biancorossi, firmati da Ronaldo e Della Latta.
Lo 0-0 all’intervallo ci sta tutto, perchè anche il Renate non si è sprecato in zona gol.
Il Vicenza del secondo tempo è più intraprendente ma non aumenta la propria pericolosità, aumenta il possesso palla e costringe il Renate ad arroccarsi nella propria metà campo ma la porta avversaria gli attaccanti vicentini la vedono sempre pochino. Vecchi fa tutti e cinque i cambi, tutti ruolo su ruolo, ma non migliora le cose e il match sembra indirizzato, senza scandalo, al pareggio e agli annali come grossa occasione persa. Poi il coup de théâtre all’ultimo respiro cambia il risultato e, forse, il campionato.
GIANNI POGGI
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