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LR VICENZA. LA VITTORIA CON LA PERGO E LA EMOZIONE DEL RITORNO DI RONALDO E FERRARI

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Paradossalmente i momenti più emozionanti di LR Vicenza-Pergolettese non sono legati a azioni di gioco bensì all’ingresso in campo di Ronaldo e Ferrari (nella foto), che tornavano, dopo più di sei mesi di convalescenza riabilitazione e recupero, a timbrare una presenza.
Sì, perchè per il resto la prima partita del 2025 è risultata di una prevedibilità e di una piattezza anche maggiori di quanto le premesse facessero immaginare. Era prevedibile, infatti, per non dire scontato che il Vicenza avrebbe vinto questo confronto ad armi impari con una squadra che ha confermato anche al Menti di essere di terza fascia e di avere come obbiettivo la salvezza. Era prevedibile anche che l’andamento della partita sarebbe stato a senso unico, indirizzato cioè alla iniziativa offensiva e agonistica dei biancorossi e a un conseguente e inevitabile ruolo di sparring partner della Pergo.
Un paio di situazioni sono, però, sfuggite a questo copione. La più vistosa è stata che la qualità del gioco del Vicenza è risultata meno brillante di quanto avrebbe pur consentito un avversario che, tutto sommato, non ha certo fatto le barricate. L’altra situazione fuori degli schemi è che i pergolettesi hanno avuto a disposizione un paio di occasioni per pareggiare prima di incassare il raddoppio vicentino, firmato da Morra con un tiro di buona fattura.
Siamo in Serie C e, quindi, non si deve mai dare nulla per scontato, tanto meno con avversari modesti, ma ha fatto un po’ impressione vedere il Vicenza, nella fase centrale del match, lasciare progressivamente l’iniziativa alla Pergo, inaridire e rallentare il proprio gioco ed esporsi a un paio di palle-gol che, se fossero andate a segno, avrebbero potuto cambiare il corso della partita.
Quando il pareggio sembrava approssimarsi, è invece arrivato il 2-0, dopo il quale la Pergolettese ha rinviato ad un’altra occasione le proprie velleità e c’è stato spazio per la passerella di Ronaldo e Ferrari.
Il Lane ha evitato (come il Padova) il rischio di tornare in campo dopo la sosta natalizia senza la concentrazione delle partite precedenti e, del resto, due settimane di pausa erano ben poche per smarrire condizione e agonismo.
Vecchi non ha cambiato granchè rispetto al solito: per la difesa ha puntato sull’ormai consolidato trio Cuomo-Leverbe-Sandon, a centrocampo i centrali sono tornati stavolta Della Latta e Zonta e gli esterni Costa e Talarico, la line-up dell’attacco è stata costruita con Della Morte trequartista e le due punte Rolfini e Morra. Dietro il Lane ha concesso poco, in mezzo al campo non c’è voluto molto per fronteggiare avversari appena ordinati e schematici, i laterali hanno fatto meno di quanto ci si poteva aspettare e i due attaccanti sono stati efficaci (visto che hanno segnato entrambi) ma non implacabili.
Su Della Morte il discorso va approfondito cominciando dalla sua posizione: ha alternato la fascia destra (in cui è molto più a suo agio) alla trequarti centrale, dove non è altrettanto convinto. Come in altre partite, è stato propositivo e continuo per una mezzora e poi è andato in calo progressivo tanto da essere sostituito nella ripresa. Quanto a iniziative personali, finchè è stato in partita ha firmato cross e tiri, i primi senza la necessaria precisione e i secondi senza inquadrare la porta. Uno come può dare ben di più.
Ronaldo e Ferrari hanno fatto la loro riapparizione proprio nel giorno giusto (Epifania vuol dire proprio quello in greco) in uno spezzone di partita ovviamente ininfluente per il risultato e hanno evidenziato una buona mobilità e un immediato inserimento nei meccanismi della squadra. Vecchi li farà entrare progressivamente in formazione ed è possibile che partano titolari già entro gennaio e si vedrà se, con loro in campo, ci sarà quell’upgrade oltremodo necessario per tentare la rincorsa alla capolista.
GIANNI POGGI

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