LR Vicenza e Virtus Verona si sono incontrate 13 volte e il bilancio è di 6 vittorie biancorosse, 4 veronesi e 3 pareggi. Considerata la differenza di rango, risorse e qualità tutto sommato la squadra di Gigi Fresco (nella foto) non può proprio lamentarsi.
Gli scontri al Menti sono stati 8: 4 li ha vinti il Lane, 2 la Virtus e i pari sono un paio. Per 6 anni (dal 2018 al 2024) i biancorossi non sono riusciti a prevalere in casa, l’inversione c’è stata il 1° dicembre del 2024 con il successo vicentino per 3-0. Il ritorno (13 aprile 2025) fu funestato da una delle più sciagurate sconfitte degli annali del calcio berico, un 2-1 che fece perdere alla squadra allora allenata da Stefano Vecchi la promozione in Serie B.
Questi dati ovviamente hanno solo un valore storico ma non significano nulla nella prospettiva del prossimo derby, che sarà celebrato nuovamente sul campo dello stadio vicentino. Non c’è continuità, infatti, nella composizione delle due squadre che sono abbastanza diverse da quelle dell’anno scorso, non solo il Vicenza ma anche la Virtus che Fresco ha ringiovanito parecchio portando l’età media appena al di sopra della soglia under 23.
Ci sono tre ex nelle file virtussine: il portiere Enrico Alfonso (37 anni, delle Alte, in forza al Lane nel 2013-2014), il centrocampista Leonardo Zarpellon (26 anni, bassanese, in maglia biancorossa dal 2018 al 2022) e il centravanti Tommaso Mancini (21 anni, nato in città, prodotto del Settore Giovanile del Vicenza). Di quest’ultimo val la pena di ricordare che ha debuttato fra i professionisti proprio al Menti a 16 anni e 67 giorni nella gara di Coppa Italia contro la Pro Patria, collezionando 13 presenze nelle due stagioni successive, e nel 2022 è stato acquistato dalla Juventus per ben 2,5 milioni. In bianconero è stato prima aggregato alla Under 19 e poi trasferito alla Next Gen, che lo ha dato in prestito quest’anno alla Virtus.
Dei tre ex saranno sicuramente della partita Alfonso (il portiere titolare Sibi è impegnato con la Nazionale) e Zarpellon, capitano e leader del gruppo rossoblu, mentre Mancini potrebbe essere chiamato in campo da Fresco come cambio, com’è successo quasi sempre finora.
Gli obbiettivi restano invariati perchè a Vicenza si punta sempre al ritorno in B mentre a Verona vale ancora la regola prima la salvezza e poi vediamo dove arriviamo. Dopo il primo quarto di campionato le due squadre sono in linea con le mire stagionali, l’una capolista imbattuta e con sette sigilli all’attivo e l’altra al 9° posto (ma appena a -2 dal 6°) acquisito grazie a un paio di vittorie, altrettante sconfitte e ben 4 pareggi, gli ultimi due con Lecco e Brescia. Una curiosità: al Gavagnin-Nocini Fresco non ha ancora vinto e i due successi sono entrambi esterni (Giana Erminio e Pro Vercelli).
È prevedibile un match tosto fra Vicenza e Virtus, perchè i veronesi hanno già dimostrato di non aver timori reverenziali verso le big del girone e, soprattutto, una tenacia e una combattività che sono valori aggiunti alla qualità non proprio stratosferica della rosa. I biancorossi fanno della compattezza e della continuità i loro marchi di fabbrica e hanno già più volte fatto vedere di saper cucinare gli avversari nel corso delle partite senza farsi prendere da ansie o da deconcentrazioni.
GIANNI POGGI