
LR VICENZA. SARÀ FABIO GALLO L’ALLENATORE GIUSTO PER RILANCIARE I BIANCOROSSI?
Tre settimane dopo la eliminazione dell’LR Vicenza dai play off e a meno di un mese dal raduno e dall’inizio del ritiro della squadra per
Lo 0-0 fra LR Vicenza e Ternana, che ha sancito la partita di andata delle Semifinali play off al Menti (10.500 spettatori, nessuna concorrenza dal contemporaneo doppio appuntamento con il Giro d’Italia), trasforma il match del ritorno in una vera e propria finale in gara unica. Per passare il turno ci vorrà una vittoria, che sia nei tempi regolari o nei supplementari o addirittura ai rigori, e non ci sarà spazio per qualsiasi altro risultato.
Il pareggio senza reti è stato la inevitabile conclusione di un confronto che le due avversarie hanno, volenti o nolenti, orientato più sul piano tattico che su quello dell’agonismo. In questo senso è stata la Ternana a centrare l’obbiettivo e il Vicenza a doversi accontentare: la squadra di Liverani aveva chiaramente preparato la partita per uscire indenne dalla trasferta e ci è riuscita rischiando pochissimo; quella di Vecchi ha buttato via il primo tempo ma, nella ripresa, si è presa la scena senza però creare veri pericoli per la difesa rossoverde. Anzi, l’unica palla-gol di tutta la partita è toccata proprio alla Ternana ed è stata sventata da una parata, che non è esagerato definire miracolosa, di Confente (nella foto).
Il Vicenza puntava a mettere un’ipoteca sulla Finale con una vittoria nella prima partita, che il sorteggio gli aveva assegnato in casa, e magari con un paio di gol di scarto per rendere meno ansiogena la gestione della seconda, ma ha mancato tutti e due gli obbiettivi. Se lo 0-0 lascia invariate le chances di fare il bis consecutivo in Finale, è anche vero che ora la percentuale di riuscirci è meno alta.
Dov’è mancato il Vicenza? La prima lacuna è stata la impostazione della partita da parte dell’allenatore, che, rispetto al doppio confronto con il Crotone, ha cambiato non il modulo 3-5-2 ma alcuni giocatori che dovevano realizzarlo. Probabilmente le scelte sono state motivate dalle condizioni fisiche di qualche biancorosso, ma la soluzione data dal tecnico alla forzata indisponibilità di Ferrari per squalifica non è riuscita. Vecchi ha varato una coppia di attaccanti in cui al rientrante Morra era affiancato il redivivo Della Morte, due punte più di movimento che di profondità, ma tutti e due hanno fallito la prova con un carniere di tiri pressochè vuoto e l’aggiunta di Rauti, a 20′ dal termine, non ha aggiunto alcunchè.
La opzione Talarico come esterno destro ha fatto rimpiangere il De Col in forma dei Quarti e Della Latta a centrocampo si è sì dato da fare ma non ha supportato come Carraro un Ronaldo un po’ sottotono e anchilosato davanti alla difesa. Sandon, infine, preferito a Laezza, ha dato un contributo alla fase offensiva più vistoso che concreto, anche perchè ha dovuto lavorare parecchio nella difesa della fascia mancina, dove la Ternana ha impostato gran parte delle sue azioni d’attacco soprattutto nel primo tempo.
Il bilancio a metà gara esponeva un Vicenza in rosso, incapace di costruire il suo gioco e anticipato a tutto campo dai ternani, per di più molto lucidi anche nel gestire le situazioni. Il copione è cambiato vistosamente nella ripresa, in cui i biancorossi sono saliti nella metà campo opposta comprimendo la Ternana, costretta a passare stabilmente alla linea di 5 difensori. L’assedio del Lane è stato sì generoso ma piuttosto velleitario, tant’è che Vannucchi non ha avuto bisogno di mettersi in mostra sui pochi tiri dei vicentini. Ha colpito, soprattutto, che la Ternana ha dominato nei contrasti di testa, uno dei punti di forza dei biancorossi, prevalendo puntualmente sui cross.
Il Vicenza non ha, infine, funzionato nel gioco sugli out perchè Costa, impegnato soprattutto a presidiare la zona, non ha spinto come con il Crotone e Talarico ha fatto poco e male sull’altro versante. Vecchi ha cercato di rimediare riposizionando, a inizio ripresa, Della Morte in fascia facendolo partire proprio alle spalle di Talarico e, piuttosto tardivamente (89′) ha immesso Beghetto a sinistra panchinando Zonta. Cambi che non hanno aggiunto granchè, come quello di Carraro per Ronaldo, di Rossi per Talarico e di De Col per Della Morte, ovviamente non ruolo su ruolo.
Nel complesso, dunque, un Vicenza deludente e non all’altezza dell’obbiettivo, con responsabilità da spartirsi fra allenatore e giocatori.
GIANNI POGGI
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