
LR VICENZA. SARÀ FABIO GALLO L’ALLENATORE GIUSTO PER RILANCIARE I BIANCOROSSI?
Tre settimane dopo la eliminazione dell’LR Vicenza dai play off e a meno di un mese dal raduno e dall’inizio del ritiro della squadra per
Ci vorrà il miglior LR Vicenza nella sfida che l’opporrà al Trento nell’ultima partita della stagione regolare, che mette in palio la promozione diretta in Serie B per i biancorossi e il miglior piazzamento nella Top Ten per i gialloblu.
Tutte e due le squadre hanno, insomma, obbiettivi importanti nell’ultimo match del campionato ed è quindi prevedibile che al Briamasco sarà vera partita.
Il Vicenza dovrà scendere in campo nella sua versione più vincente, quella cioè del girone di ritorno e, soprattutto, quella da Stadio Menti, perchè l’edizione trasferta è stata spesso e volentieri tutt’altro che competitiva.
La difesa dovrà essere concentrata e sintonizzata fino all’ultimo secondo del recupero finale, in mezzo al campo mastro Ronaldo dovrà fare il dominus restando lucido e con i nervi saldi, i quarti di centrocampo dovranno non solo spingere l’azione offensiva ma anche dare una mano ai difensori, in prima linea Morra dovrà sì essere mobile come sempre ma anche più assiduo al tiro perchè, vivaddio, è il miglior marcatore e due-tre tiri in tutto in quest’occasione non bastano proprio. Della Morte, infine, dovrà ritrovare se stesso e riproporsi come l’attaccante più estroso e dotato della rosa.
A Vecchi si chiede più duttilità nell’impostazione e nel corso della partita. Il 3-4-3 che predilige (finiamola di parlare di Della Morte trequartista: non lo è, i suoi movimenti sono quelli da attaccante esterno) in questa trasferta potrebbe essere convertito in un modulo con 5 centrocampisti e due attaccanti, per assicurare assistenza a Ronaldo e sgravarlo dalle responsabilità di incontrista e per dare supporto alla fase offensiva con i quinti e le mezzali. L’allenatore trentino Tabbiani utilizza un centrocampo a 3 e quindi, opponendogli una linea a 5, il Vicenza avrebbe una superiorità numerica garantita.
Per la scelta degli attaccanti Vecchi potrebbe tirar fuori dalla naftalina Ferrari (nella foto) varando una coppia composta dall’argentino e Morra, che abbina la velocità dell’uno con la profondità e il peso dell’altro sì da dare ai finalizzatori più soluzioni.
Tutto, comunque, va finalizzato a vincere questa partita perchè è l’unico risultato a disposizione del Vicenza per arrivare al primo posto in campionato, pur sapendo che nemmeno questi 3 punti sarebbero sufficienti perchè al Padova capolista basta ottenere un punto sul campo del Lumezzane per assicurarsi definitivamente il primato. Avere, a questo punto, 2 risultati su 3 a disposizione è per i biancoscudati un bel vantaggio.
Il Trento, a sua volta, ha bisogno di fare risultato perchè deve difendere il 9° posto da un potenziale sorpasso in extremis da parte del Novara (che lo ha battuto con un pesante 3-0 domenica scorsa) e, magari, tentare sul filo di lana di scalare qualche posizione visto che il Renate (che è 5°) è solo 3 punti sopra. Piazzarsi più in alto possibile nel tabellone dei play off è tutt’altro che marginale.
La squadra di Tabbiani ha un percorso notevole sul proprio campo, dove ha perso solo 2 volte: 3-1 con il Novara il 6 dicembre scorso e 1-0 con il Padova due settimane dopo, e questa è l’ultima sconfitta al Briamasco. Dei 54 punti fin qui incamerati, il Trento ne ha ottenuti ben 32 in casa grazie a 8 vittorie e ad altrettanti pareggi ed è risultato nettamente più performante segnando 30 gol dei 44 complessivi. Il miglior marcatore è il veterano centravanti Samuel Di Carmine (36 anni, alcune stagioni in Serie A), che ha firmato 14 centri ma non è fra i convocati per la partita.
Il Lane se la dovrà sudare, insomma, la vittoria.
GIANNI POGGI
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