
LR VICENZA. SARÀ UNA SQUADRA OPERAIA QUELLA CHE SI RADUNA IL 14 LUGLIO? PER ORA NON CI SONO STAR
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L’LR Vicenza mette le mani sulle semifinali dei play con la vittoria per 2-1 a Crotone nella gara di andata dei quarti. Per quanto visto nell’occasione e in considerazione delle caratteristiche emerse in campionato dalle due contendenti, è piuttosto difficile che i calabresi riescano a vincere il match di ritorno al Menti per di più con almeno due gol di scarto.
Il successo dei biancorossi è meritato e il risultato avrebbe potuto essere più pesante se Morra non avesse sbagliato un rigore e un tap in più che agevole sotto porta. I presupposti della vittoria sono due: l’imprevedibile prova sottotono del Crotone e il modulo su misura adottato dal Vicenza.
La sorpresa del prepartita, infatti, è che Vecchi rinuncia al prediletto 3-4-3 e propone un centrocampo a 5 a supporto sia della consueta difesa con tre centrali che di un non inedito attacco con due punte. Anche la scelta dei giocatori è innovativa perchè cade su uomini da battaglia: De Col in fascia destra, tre incontristi in mezzo al campo come Della Latta, Carraro e Zonta e il rientrante Costa da esterno mancino.
In panchina, con Ronaldo non ancora al 100%, va il titolarissimo Della Morte e scusate se è poco.
Cambia, quindi, l’identità del Lane, che a Crotone si presenta in versione double face, da un lato prudente e dall’altro in assetto da battaglia e, comunque, senza un regista dichiarato. Queste le soluzioni tattiche con cui Vecchi cerca di rimediare al riconosciuto deficit dei suoi in trasferta.
Il primo quarto d’ora conferma che il copione del match è quello prevedibile e cioè con il Crotone nel ruolo del protagonista e i biancorossi a presidio dei propri 60 metri. Il Vicenza new edition, però, funziona perchè lascia sì il possesso palla ai calabresi ma rischia ben poco e, anzi colleziona una serie di calci d’angolo con alcune estemporanee repliche che interrompono l’assalto del Crotone. Gradualmente cambia l’inerzia del gioco, che passa al Vicenza visto che i rossoblu arretrano parecchio e non riescono più a imbastire un’azione offensiva. Il predominio vicentino si concretizza al 38′ con una clamorosa doppia palla gol, sciupata prima da Rauti di testa e, sulla ribattuta, da Morra di piede: due traverse consecutive. E poco dopo è Zonta a farsi anticipare da un avversario al momento di una comoda conclusione su assist di Morra. Ma il discorso ora è cambiato e il Vicenza è diventato il dominus.
E al primo minuto di recupero, al nono corner biancorosso, arriva l’inatteso vantaggio firmato con perfetta incornata da Leverbe (nella foto), non nuovo a incursioni nei sedici metri avversari. E il Crotone? incredibilmente e inattesamente sparito dopo un inizio di tutt’altro stampo. Forse pesano le tre gare giocate e un avversario che, invece, ha riposato per tre settimane.
Lo stordimento dei calabresi è vistoso al 5′ della ripresa: l’intera difesa si addormenta su una verticalizzazione di Leverbe che lancia in area in bella solitudine Morra, atterrato dal portiere in uscita. Rigore che, però, il centravanti biancorosso tira nel peggiore dei modi facendosi parare il tiro senza nemmeno troppo impegno per D’Alterio. È il terzo gol sbagliato dai biancorossi in questa partita e i tifosi fanno gesti apotropaici.
Longo immette Gomez per dar più peso all’attacco e, attorno all’ora di gioco, il Crotone cambia marcia e schiaccia il Vicenza, che però ribatte con un agonismo che, se si fosse visto in certe trasferte di campionato… Non basta perchè, al 20′ del secondo tempo, il Crotone pareggia con un colpo di testa di Murano. Difesa vicentina non impeccabile.
Il Lane ci mette cinque minuti a tornare in vantaggio con una deviazione di anca di Ferrari, appena entrato per Morra, che, senza alcun merito ma solo trovandosi sulla traiettoria, devia in porta uno shoot dal limite di De Col.
Il Crotone non riesce a riprendersi e il Vicenza può dismettere le vesti da operaio: Vecchi mette in campo la cristalleria (Della Morte, Ronaldo) e s’arriva felicemente in porto.
GIANNI POGGI
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