
LR VICENZA. RAUL TALARICO ENTRA IN CAMPO ALL’89’ E SEGNA IL GOL VITTORIA DOPO 3 MINUTI
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Anche l’AlbinoLeffe si attiene al copione del regista Fabio Gallo, resta in partita nel primo tempo e, nella ripresa, all’LR Vicenza basta una mezzora per regolare i conti con Gianni Lopez, sempre acclamato “capitano” dei tempi d’oro di Pieraldo, poi allenatore per un campionato e mezzo del Vicenza Calcio e, da due stagioni, alla guida della squadra bergamasca.
Dei dieci avversari che il Lane ha incontrato nel primo tratto di campionato, solo uno, l’Ospitaletto, è riuscito non si sa come a frenarlo e gli altri nove hanno reso onore alla capolista, resistendole al massimo per metà gara e cedendole il passo con rassegnata impotenza nel prosieguo dai match.
I biancorossi prendono le misure, qualche volta lasciano un po’ di spazio senza rischiare troppo, cominciano a testare le difese opposte e quasi sempre passano in vantaggio. Questo è l’andazzo-tipo nei primi tempi delle partite fin qui giocate, nei secondi lascia il posto a un monologo vicentino con gli avversari che progressivamente rimpiccioliscono e via via si adeguano.
Così è stato anche nel match con l’Albino, squadra dignitosa che potrebbe stare tranquillamente nella Top ten del girone se avesse qualche attaccante da area, e che, infatti, al Menti ha fatto benino la sua parte fino alle linee perimetrali dell’area biancorossa e, molto meno, dalle parti del proprio portiere.
Gallo non si è dovuto arrovellare più di tanto per prendere le misure allo sparring partner di turno. Ci ha pensato un po’ (ma neanche tanto) per comporre la formazione iniziale, non ha dovuto fare correzioni o modifiche in gara perchè tutto funzionava come previsto, nella ripresa ha azzeccato i cambi (tutti ruolo su ruolo) e ha perfino avuto la sensibiltà di regalare la prima presenza a un 2008 da poco aggregato alla rosa, Ettore Broggian di ruolo esterno destro.
Tutto facile e liscio, insomma, anche se l’incontentabile allenatore nella conferenza stampa del dopopartita ha rimproverato i suoi perchè hanno concesso una breve passerella nel quarto d’ora finale all’Albino, che ne ha approfittato segnando il gol della bandiera e andando vicino al bis. Ma ormai erano già tutti negli spogliatoi.
Non si può che dir bene, finora, di Fabio Gallo: è arrivato e in quattro e quattr’otto ha fatto una mezza rivoluzione nella rosa, ha assemblato nuovi e reduci in un gruppo che sembra giocare insieme da anni, ha dato già nel precampionato personalità e identità alla squadra e si è buttato a testa bassa nel campionato fin dalle prime battute facendo rapidamente salire il distacco dalle antagoniste.
In più ha creato un clima idilliaco nello spogliatoio, ottenendo disponibilità e collaborazione da tutti i giocatori all’insegna del “nessuno escluso” che fa sentire tutti importanti e compartecipi dell’impresa. La sintonia con la rosa è evidente e si traduce nel risultato di ottenere il massimo della prestazione da ognuno.
Ha dei numeri incredibili, questo Vicenza, che continuando così finirebbe il campionato con 106 punti, 10 di più del record per il maggior numero di punti in un torneo a 20 squadre che appartiene al Catanzaro e al Cesena che, nei campionati 2022-2023 e 2023-2024, totalizzarono 96 punti. Difficile ma non impossibile che il Lane batta quel primato, anche se 9 vittorie e un pareggio nella prima decade di gare fanno una bella impressione così come il gap che si è finora visto rispetto a tutti.
Facile che vada avanti così fino alla doppia sfida di fine novembre con Brescia e Lecco, che potrebbe già dare il sigillo definitivo a questo campionato se i biancorossi riusciranno a superare anche solo senza sconfitte i confronti con le squadre di Diana e di Valente. Non si vede, infatti, alcuna crepa nella gioiosa macchina da guerra di Gallo, che nella compattezza e nella continuità ha le componenti della formula successo e, quindi, non dipende dal rendimento di un giocatore o di un reparto.
GIANNI POGGI
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