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LR VICENZA. CON LA PRO PATRIA UN TEST MATCH PER CONFERMARE IL PRIMATO E TROVARE IL RENDIMENTO TOP

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LR Vicenza in testa alla classifica, allora, imbattuto e con il minor numero di gol incassati (appena uno) del girone, non ostante le non immotivate critiche per una gestione delle partite non lineare, per un gioco poco spettacolare e per una produttività offensiva molto bassa visto che, degli otto centri all’attivo, cinque sono raggruppati nella partita con il Lumezzane.
Quest’anno, però, sembra proprio che si debbano cambiare i parametri di valutazione perchè la strada presa dall’area tecnica e dal nuovo allenatore è quella del risultato costi quel che costi e al diavolo l’estetica e il bel gioco. Quindi partite cosiddette sporche, ricerca della concretezza e della continuità, mentalità da comprimaria più che da leader.
In questo contesto diventano centrali le qualità umane e professionali dei giocatori, da cui Gallo vuole il massimo in ogni gara e a cui non dà titolarità a priori: gioca chi si è allenato meglio, chi è più in forma e chi gli dà più disponibilità. Ci vogliono, insomma, uomini con gli attributi e con intelligenza e umiltà, perchè questa è la categoria e proprio l’Entella di Gallo (nella foto), l’anno scorso, ha primeggiato alla grande nel suo girone pur senza avere la rosa qualitativamente migliore. Lo stesso Padova è riuscito a prevalere sul Vicenza perchè i suoi giocatori hanno dato quel poco in più umanamente che ha fatto la differenza.
Per ora il percorso del nuovo tecnico è work in progress, l’atteggiamento che vorrebbe dai suoi non si è ancora visto se non a sprazzi ma è normale tenendo conto che due mesi fa c’è stata una mezza rivoluzione e che un rodaggio va concesso al nuovo gruppo. Gallo stesso ha detto che, per vedere la squadra a regime, serve una decina di partite e, quindi, si è neanche a metà percorso.
Ciò non significa che qualche miglioria sia necessaria e anche urgente, perchè non sempre s’incontreranno avversari di fascia medio-bassa o ancora in cerca di identità (come il Cittadella), con cui già il Lane di oggi è più che sufficiente per prevalere. Certo, il primo posto aiuta nel lavoro di crescita perchè può essere fatto senza patemi di inseguimento e con l’autostima che dà la maglia rosa, senza contare che non c’è tutta questa urgenza di trovare le misure giuste e si possono fare esperimenti senza rischiare molto.
E la sperimentazione è quella che sta facendo Gallo, che, di partita in partita, fa scelte diverse in vari ruoli, modifica la posizione in campo di alcuni, cerca le soluzioni offensive più efficaci e funzionali. Non ha ancora avuto tutte le risposte: per ora c’è stabilità solo in difesa e, invece, centrocampo e attacco non hanno ancora un assetto definitivo, tant’è che, nel primo, solo tre pedine (Costa, Carraro e Vitale) hanno la titolarità e, nel secondo, gli interpreti sono cambiati quasi sempre e, finora, senza risultati eclatanti.
Il calendario riserva ai biancorossi, nella terza gara al Menti, un avversario di basso profilo, la Pro Patria di Busto Arsizio, una delle dodici della Lega Lombarda del girone, che è già in zona play out e ha finora raccolto appena due punti grazie a altrettanti pareggi (il primo a Monza contro l’Inter di Vecchi).
Sembra, quindi, un match non solo alla portata del Lane attuale ma è anche una opportunità per provare a ottimizzare affinità, schemi e tattica. Certo, l’avversario non è stimolante ma, proprio per questo, si può affrontarlo con serenità e concentrazione.
GIANNI POGGI

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