# Tags
blank
blank

LR VICENZA. ARRIVA AL MENTI LA CAPOLISTA PADOVA PER UN DERBY CHE POTREBBE NON CAMBIARE NULLA

blank

Eccoci, dunque, al derby veneto fra LR Vicenza e Padova, atteso da quattro mesi dai tifosi vicentini per vendicare la sconfitta in quello perso all’Euganeo per 1-0 (nella foto il gol di Liguori) dai biancorossi il 6 ottobre dell’anno scorso. Questo appuntamento è stato derubricato, dopo lo stop a Salò, da partita “della vita” a “non decide il campionato”. Constatazione, la seconda, indubbiamente fondata perchè, al massimo, i 6 punti pre-derby fra le due contendenti si dimezzerebbero e, per arrivare al verdetto del 27 aprile, ci sono di mezzo ben 11 giornate.
Allo stato attuale delle cose la squadra che rischia di più, fra le ore 15 e le ore 17 del 16 febbraio, è il Vicenza, costretto – in quanto inseguitore – a puntare su un solo risultato (vincere) mentre i biancoscudati hanno due opportunità, abbinando al successo quello, meno gratificante ma strategicamente utile, del pareggio.
I vicentini, quindi, sono obbligati a giocare una gara offensiva, cercando di portarsi in vantaggio già all’inizio per poi gestire il risultato, mentre il Padova può fare quello che sa fare meglio: tenere il controllo del campo e approfittare delle occasioni di segnare che sempre, prima o poi, riesce a creare.
Vicenza-Padova sarà sia un confronto fra squadre (e, sotto questo profilo, i biancoscudati sembrano più compatti dei biancorossi) che un duello fra reparti e singoli. Intanto i due portieri, Confente e Fortin: il secondo è quello più completo a dispetto della giovanissima età e più di una volta ha salvato il risultato; Confente ha una ottima reattività ma ha qualche lacuna tecnica, pur restando uno dei migliori del campionato. In questo ruolo le due squadre sono, tutto sommato, equivalenti.
Sia Vecchi che Andreoletti usano la difesa con tre difensori centrali e il confronto fra i due reparti, stando ai numeri stagionali, li mette alla pari con 13 gol al passivo. Leverbe e Delli Carri sono due centrali top nel girone, il Padova è più dotato nei due braccetti ma, al Menti, non è certo che possa utilizzare Perrotta e Faedo. Attenzione, comunque, sui corner perchè i difensori padovani salgono sempre e sono bravi di testa.
A centrocampo è probabile che si deciderà la partita. Anche in questo reparto gli allenatori condividono la stessa scelta (due centrali e due esterni) e saranno proprio le prestazioni dei quattro centrocampisti a fare la differenza. Il Padova ha la miglior coppia di centrali del campionato, composta dal regista Crisetig e dal mediano Fusi, e, sulle fasce, ha più scelta del Vicenza. Se, infatti, Villa è del tutto omologo a Costa, a destra Andreoletti può contare sia su Kirwan (più difensivo) che su Capelli, mentre Vecchi non è ancora riuscito a trovare la soluzione giusta su quell’out. Per prevalere a centrocampo il Vicenza dovrà poter disporre del miglior Ronaldo (quello dell’Alcione quindi, non quello del Renate e della Feralpi) e di due esterni competitivi.
Le scelte tattiche dei due tecnici differiscono per l’attacco. I padovani preferiscono il modulo con due rifinitori e una punta centrale, di solito sono Liguori-Varas-Bortolussi, mentre i vicentini schierano quasi sempre un trequartista e due attaccanti (Della Morte-Rolfini-Morra). Entrambe le squadre hanno molte alternative a disposizione sia in prima linea che a sostegno e il Padova ha aggiunto, nei trasferimenti di gennaio, un Bonaiuto che potrebbe essere l’uomo in più nel finale di campionato.
L’attacco vicentino, diversamente da quello padovano, ha un rendimento incostante e il contributo negli ultimami tempi insufficiente di Della Morte sta diventando condizionante per lo sviluppo della fase offensiva. Si aspetta il rientro al top di Ferrari, che, però, se è utilizzato per mezzora o poco più com’è stato finora, vuol dire che in forma non lo è. I duelli fra difensori e attaccanti sui due fronti saranno fattori altrattanto decisivi e promettono qualità al match.
Anche i due allenatori, l’esperto Vecchi e il rampante Andreoletti, saranno protagonisti e il confronto fra i due si giocherà anche sulle rispettive scelte tattiche e sui cambi. Il tecnico padovano è più duttile del collega vicentino ma, stavolta, Vecchi non può limitarsi a riproporre il solito modulo (che non ha sempre funzionato) o i cambi ruolo-su-ruolo.
L’esito più probabile (ma poi, nella realtà, arriva l’episodio che cambia tutto) per questo Vicenza-Padova è il pareggio, anzi lo 0-0, sia perchè in campo ci sono le migliori difese del campionato sia perchè ai biancoscudati tocca il compito meno complicato, infatti a loro basterebbe un clean sheet e il punto che mantiene lo statu quo.
GIANNI POGGI

blank
Sottoscrivi
Notificami
guest
0 Commenti
Più vecchi
Più recenti Più votati
Feedbacks in linea
Vedi tutti i commenti

PIU' RECENTI

0
Lascia un commentox