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LR VICENZA. ALTRE 19 PARTITE PER CENTRARE LA PROMOZIONE IN B. GLI ERRORI DA NON RIPETERE

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Il girone di andata si è chiuso per l’LR Vicenza con un bilancio contraddittorio perchè, da un lato, non possono non essere lusinghieri il secondo posto in classifica e, soprattutto, il raccolto di 43 punti ma, dall’altro, è un po’ mortificante prendere atto che il biglietto per la promozione diretta è nelle mani del Padova e che il distacco dalla capolista è di 8 punti.
Il Lane si era presentato al nuovo campionato come favorito numero 1 alla vittoria, su questo erano tutti d’accordo, e la concorrenza del Padova sembrava solo una subordinata, semmai era la Triestina ad essere più accreditata.
Non è andata così, invece, e il campionato si è ben presto polarizzato su un testa-a-testa fra un Padova dal rendimento stellare e un Vicenza a cui è mancato qualcosa. Il resto del gruppo ha fatto corsa a sè, disarticolato fra le prime inseguitrici della coppia di testa, fra le aspiranti a un posto play off e fra le ancora tante che si battono fra l’11esimo e il quartultimo posto, compresse in un’area di appena 5 punti.
A ben vedere nemmeno può dirsi definita la zona retrocessione, perchè la Triestina sembra aver cambiato rotta ed essere destinata ad una risalita che potrebbe perfino diventare importante e le due venete neopromosse, Caldiero e Clodiense, sono tutt’altro che spacciate.
L’identikit del girone inquadra, insomma, una netta frattura fra Padova e Vicenza, la coppia hors catégorie, e tutto il resto della compagnia in cui regna un equilibrio imposto dal livello modesto di qualità e rendimento.
Cos’ha sbagliato il Vicenza nelle prime 19 partite per meritare solo il vicariato dei biancoscudati? Poco, verrebbe da rispondere, ma anche quel poco è stato sufficiente a scavare un divario non incolmabile ma che certo sarà difficile da eliminare solo con le proprie forze.
Il calcio mercato estivo è stato condizionato sia dalla lungodegenza di Ferrari, Ronaldo e Rolfini (che non si è riusciti a sostituire con giocatori dallo stesso rendimento) sia dalla fin troppo lunga vicenda della cessione di Della Morte (nella foto). Molto bene, invece, è stata risolta la improvvisa indisponibilità di Golemic, che ha avuto in Leverbe un ottimo sostituto.
Lo sforzo maggiore è stato fatto nella implementazione dell’attacco, reparto che, l’anno scorso, era sotto organico, e nella ricerca di specialisti nel ruolo di centrale mentre per la difesa non si sono aggiunti rinforzi, a parte il nuovo centrale francese.
La rosa a disposizione di Vecchi per il 2024-2025 è stata valutata dagli addetti ai lavori adeguata agli obbiettivi e di alto profilo, ma non si è tenuto conto di alcune imprevedibilità quali il modesto contributo di gol da parte di Morra, il lungo periodo sottotono di Della Morte, i continui infortuni che hanno colpito soprattutto i centrali di centrocampo e la inspiegabile carenza di gioco e di identità per buona parte dell’andata. Questi fattori hanno costretto l’allenatore a cercare soluzioni sperimentali nei ruoli e nei moduli che non sempre hanno funzionato.
Alla lunga, però, si è consolidata una squadra che non ha certo l’estetica come prima qualità ma che si caratterizza piuttosto per concretezza e continuità, com’è evidenziato dai numeri stagionali. L’intoppo è arrivato da alcune partite sbagliate, in primis quella persa a Trieste ma anche i quattro pareggi contro avversari non dello stesso livello, mentre la sconfitta a Padova si può catalogare fra gli episodi negativi immeritati. Però c’è stata e ha fin troppo presto allargato il divario in classifica fra le due squadre.
Il calendario propone per l’avvio del girone di ritorno la trasferta a Gorgonzola contro un Giana Erminio che è un avversario di seconda se non di terza fascia. Il ricordo della partita al Menti non è confortevole perchè i biancorossi furono prima costretti a inseguire il pareggio e poi, passati perfino in vantaggio, si fecero raggiungere nel finale guadagnando un solo punto in un match da 1 fisso.
Se il Vicenza ripeterà a Gorgonzola la prova gagliarda del match con il Trento, stavolta non dovrebbe avere grosse difficoltà a portare a casa i 3 punti necessari per continuare la rincorsa. Sembra questo il destino del Lane nel girone di ritorno: continuare a tenere un rendimento elevatissimo anche se non è detto che sia sufficiente per vincere il campionato.
GIANNI POGGI

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