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LR VICENZA. A CROTONE UNA SQUADRA DA BATTAGLIA IN UNA PARTITA DECISIVA PER ANDARE AVANTI

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“Il Vicenza deve dimenticarsi di essere il Vicenza” è il consiglio che, in una recente intervista, il grande terzino destro del Real Beppe Lelj ha elargito ai biancorossi in vista della discesa in campo dell’LR Vicenza nei quarti di finale dei play off. Davvero appropriato il suggerimento dell’esperto ex difensore e poi commentatore sportivo, soprattutto in funzione del doppio confronto che opporrà la squadra di Stefano Vecchi al Crotone, probabilmente l’avversario peggiore che il sorteggio poteva riservare.
Non c’è dubbio che il Vicenza che debutterà nel post season, dopo tre settimane di astinenza dal calcio giocato, non sarà una squadra presuntuosa e con atteggiamento di sufficienza. Le mancherà, infatti, l’uomo chiave della lunga rincorsa al Padova, Pompeu Ronaldo Da Silva (nella foto), “mastro Ronaldo”, il regista che ha pochissimi pari in Serie C e che, a 35 anni e dopo un grave infortunio e conseguente lungodegenza, si è fatto carico di un gruppo non sempre convincente senza di lui e l’ha portato non solo a rimontare dieci punti di svantaggio dal Padova ma addirittura a centrare un clamoroso sorpasso.
Sotto il profilo tattico il brasiliano è il perno irrinunciabile della manovra e, sotto quello mentale, assicura certezza e esempio ai compagni. Non averlo in formazione nell’andata a Crotone è un bell’handicap che trasforma il profilo qualitativo e l’atteggiamento agonistico del Lane in una partita che è senz’ombra di dubbio decisiva per il prosieguo del cammino nei play off.
Per forza di cosa il Vicenza dovrà essere poco di governo e tanto di battaglia, votato a non mollare una palla, a non perdere un contrasto e a non distrarsi mai, perchè il Crotone in casa è un caterpillar e senz’altro cercherà di ripetere quant’ha fatto negli Ottavi con la FeralpiSalò, sgominata all’andata e contenuta nel ritorno. Per venir fuori bene da un copione come questo, con il vantaggio del doppio risultato, il Lane non può che tirarsi su le maniche e dimenticarsi – come suggerisce Lelj – il blasone, gli 83 punti in campionato e il timore reverenziale che può sperare di incutere a qualche avversario di terza fascia ma certo non al Crotone.
Magari Vecchi potrebbe nell’occasione optare per un centrocampo a 5 per dare maggior copertura alla difesa, sapendo sia che i calabresi segnano parecchio e hanno un buon reparto di attaccanti sia che sono molto bravi nella fase offensiva sulle fasce. Avere un bel centrocampo di corridori e interditori potrebbe essere l’arma vincente.
Se, invece, com’è probabile Vecchi confermerà a Crotone il suo preferito 3-4-3 (Della Morte è un attaccante esterno di fascia, non un trequartista), c’è il rischio di incappare nella solita versione-trasferta del Vicenza, per di più senza Ronaldo, e, quindi, con la matrice del gioco in difficoltà e portata con ripetitività ad affidare agli esterni l’avvio della fase offensiva, con la difesa in balia di avversari più veloci e ficcanti e con l’attacco che segna se i bomber biancorossi sono in giornata o i difensori opposti meno organizzati.
Ma, al di là della tattica, ci vorrà un Vicenza concentrato, in sintonia con il clima play off e perfino, se servisse, cattivo. Il Lane si deve costruire il suo futuro in questa partita e con le sue sole forze.
GIANNI POGGI

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