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L’EX BIANCOROSSO NICOLA ZANINI CONQUISTA LA C CON LA DOLOMITI BELLUNESI. A 15 ANNI FU CEDUTO DAL LANE ALLA JUVE PER 2 MILIARDI

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Alle retrocessioni di Clodiense (Girone A) e Legnago (Girone B) e con il difficilissimo tentativo del Caldiero di salvarsi nei play out, dà riscontro la promozione di una società veneta, la Dolomiti Bellunesi, che ha vinto il Girone C della Serie D dopo un lungo testa a testa con il Treviso.
L’allenatore della neopromossa è un vicentino che ha avuto un ruolo importante, prima come giocatore e poi come tecnico, nella storia del calcio biancorosso: Nicola Zanini. Nato a Vicenza 51 anni fa, si mette in luce da giovanissimo nelle Giovanili del Vicenza Calcio tanto da essere preso dalla Juventus a 16 anni, nell’estate del 1990. Il trasferimento crea scandalo per la iper valutazione (due miliardi di lire) di un quindicenne, ma in prospettiva il ragazzo è descritto come il futuro Baggio.
Il suo esordio in Serie A con i bianconeri è altrettanto precoce: a 16 anni e 321 giorni l’allenatore Gigi Maifredi lo fa scendere in campo il 10 febbraio 1991 nella partita Juventus-Cesena all’89’ sostituendo Pierluigi Casiraghi. Difficile, però, trovar posto stabile in formazione per il centrocampista vicentino in una squadra di grandi giocatori, in primis l’altro vicentino Roby Baggio e poi l’ex biancorosso Daniele Fortunato, Tacconi, Schillaci, Marocchi, Corini, Di Canio.
Zanini resta, quindi, fra i coetanei della Primavera bianconera, con cui gioca anche l’anno dopo. Nel 1992 Roberto Mancini lo prende nella sua Sampdoria, ma anche a Genova – appena 18enne – assomma una sola presenza. La prima vera stagione da professionista è quella successiva in Serie C1 con il Mantova, in cui scende in campo in 20 partite.
La sua lunga carriera (20 anni) prosegue con frequenti cambi di maglia e di categoria, raggiungendo due stagioni consecutive (nemmeno intere) solo nel Verona, nell’Atalanta, nel Pescara e nel Vicenza. Proprio alla sua squadra d’origine, nel gennaio 2006, lo cede l’Ascoli, come rinforzo per rimediare ad un inizio disastroso. La prima presenza in prima squadra nel Vicenza è il 17 gennaio 2006 allo Stadio Menti nella partita con il Pescara (persa 1-0), in cui subentra al 1′ della ripresa ad Alessandro Sgrigna.
A Vicenza Zanini non ha fortuna perchè, con la sostituzione di Camolese con Gregucci, trova meno spazio e, poichè la cosa si ripete l’anno successivo, nel luglio del 2008 rescinde consensualmente il contratto. Gli ultimi due anni di carriera portano Zanini fra i Dilettanti, prima all’Albignasego e infine al Treviso.
Proprio a cavallo della stagione 2009-2010 cessa l’attività da calciatore per avviare quella da allenatore, perchè, dal 12 gennaio 2010, prende il posto di Giorgio Rumignani nella squadra della Marca. La carriera da allenatore riprende nel 2014-15 alla guida degli Allievi del Real Vicenza, la seconda squadra della città. L’anno dopo, a stagione in corso, diventa il nuovo tecnico dei Giovanissimi Nazionali del Vicenza, che porta alle semifinali di categoria. Nella stagione 2016-2017 passa alla guida degli Allievi Nazionali Under-16 e, in quella successiva a quella della Beretti.
Il 21 novembre 2017, nella caotica situazione della società avviata al fallimento, Zanini è promosso allenatore della prima squadra al posto di Colombo ma è esonerato il 26 marzo 2018, dopo la sconfitta subita contro il Renate ed è sostituito da Franco Lerda. È richiamato Il 10 maggio per i play out contro il Santarcangelo e ottiene la salvezza vincendo entrambe le gare.
Continua la sua carriera sempre in Serie D: all’Este per due anni, nel 2020-2021 alla Luparenseper per un altro biennio, poi (2022) con il Sona. Il 28 maggio 2023 la Dolomiti Bellunesi annuncia il suo ingaggio e, dopo due campionati, il 4 maggio 2025 arriva la storica promozione in Serie C.
GIANNI POGGI

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