Riceviamo dal lettore Emanuele Rivellino un commento sull’articolo di Gianni Poggi “Sicurezza. Rucco (FDI): presidio fisso e più Daspo per eliminare degrado e malavita in viale Torino” (https://ilpunto.news/sicurezza-rucco-fdi-presidio-fisso-e-piu-daspo-per-eliminare-degrado-e-malavita-in-viale-torino/)
Francesco Rucco, ex sindaco di Vicenza e oggi consigliere comunale di minoranza con Fratelli d’Italia, è tornato a parlare di sicurezza, agitando il solito copione fatto di allarmi e proclami: presidio fisso delle forze dell’ordine in viale Torino e più DASPO per contrastare il degrado. Ma davvero ci crede? O siamo davanti all’ennesima puntata della sua personale fiction politica?
La verità è che le stesse problematiche che oggi denuncia erano ben presenti durante il suo mandato da sindaco. Eppure, nonostante i poteri a disposizione, poco o nulla è stato fatto per risolverle. Anzi, è utile ricordare che il presidio annunciato a gran voce dalla sua amministrazione davanti alla stazione non è mai stato utilizzato per lo scopo promesso. È rimasto lì, come un contenitore vuoto, simbolo di un’operazione più d’immagine che di sostanza.
E allora, di che parliamo?
Oggi Rucco si presenta in viale Torino, circondato da consiglieri e fotografi, denunciando spacciatori e “sbandati” come se fossero piovuti ieri. Ma il degrado non si cancella con le conferenze stampa e le passeggiate tra i marciapiedi: servono politiche strutturate, risorse, lavoro di rete con i servizi sociali e le associazioni, non solo “presìdi” da esibire e DASPO da sventolare come trofei.
Forse sarebbe il caso che Rucco facesse un serio bilancio del suo passato da amministratore prima di distribuire ricette facili e promesse da comizio. Perché a Vicenza serve una visione di città, non lo spettacolo di chi si ricorda dei problemi solo quando non è più al governo.