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LEGAMBIENTE. VICENZA PERDE 10 POSIZIONI NELLA RICERCA 2025 SUI CAPOLUOGHI ITALIANI. IN VENETO PEGGIO SOLO VERONA E ROVIGO

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È stato presentatoa Roma Ecosistema urbano 2025, la “fotografia ambientale” scattata annualmente da Legambiente che, in collaborazione con l’Istituto Ambiente Italia, delinea le performance ambientali di tutti i Comuni capoluogo italiani attraverso 20 indicatori. I dati vengono forniti dai Comuni stessi, dall’Istat, dall’Ispra e dall’Aci.
“Vicenza si colloca al 61° posto delle 106 città capoluogo analizzate, perdendo dieci posizioni rispetto al 2024, e dallo studio degli indicatori più significativi emerge un quadro di una città che fatica a migliorare le sue criticità, anzi, in alcuni ambiti compie addirittura dei passi indietro – dichiara Valentina Dovigo, presidente di Legambiente Vicenza – La nostra città è ancora troppo timida nei miglioramenti, quello che vorremmo e che chiediamo da tempo è un’accelerazione importante nelle politiche ambientali e una maggiore concretezza in alcuni degli ambiti chiave, dall’economia circolare, per esempio con politiche che mirino alla riduzione della produzione di rifiuti pro-capite, all’uso del suolo fino alla mobilità che deve essere più sicura e meno impattante”.
Qualità dell’aria: Vicenza è tra le città europee con i livelli medi più elevati di PM10 e PM2,5. Negli ultimi anni ha registrato valori che, pur in leggerissimo miglioramento, si differenziano di poco e resta in una situazione estremamente critica e pericolosa per la salute umana.
Economia circolare: la raccolta differenziata (74%) è in netto miglioramento rispetto agli anni precedenti
grazie a politiche mirate ma la produzione di rifiuti si attesta a 655 kg pro capite annui, un notevole
peggioramento rispetto ai 588 kg del 2024.
Verde e suolo: in leggero aumento il numero di alberi ogni 100 abitanti in area pubblica (23,12 contro 22,76). Rimane invariato invece l’indice di verde fruibile, cioè i metri quadri di verde pubblico a disposizione di ogni singolo cittadino.
Mobilità e sicurezza stradale: il chilometraggio di piste e corsie ciclabili è positivo (16,36 mq/100 abitanti), così come l’aumento rispetto all’anno scorso. Sostanzialmente stabili rimangono invece sia l’estensione delle isole pedonali (22 mq/100) che il numero di auto per abitante (62/100 ab).
Consumi e rete idrica: I consumi idrici domestici tornano ad aumentare, di pochissimo, ai 135 litri giornalieri per abitante (erano 131 lo scorso anno e 132 nel 2023), mentre la percentuale di
dispersione idrica della rete scende dal 18,3% al 17,4%.
Gli altri comuni veneti nella classifica generale: Treviso rimane ancora la migliore in regione, al 13° posto complessivo; seguono Belluno 15esima, Padova al 39esimo posto, Venezia 47esima e più in fondo Verona,
al 73esimo posto, prima di Rovigo, ultimo tra i comuni veneti, solo 77esimo.

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