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LE FORMICHE PROTAGONISTE DELLA CONFERENZA STAMPA DI INIZIO ANNO DELLA PRESIDENTE DEL CONSIGLIO

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La conferenza di inizio anno della nostra Premier, molto attesa perché fa sempre bene incontrarsi con chi ci governa, stava filando liscia, senza molte provocazioni, comunque tutta concentrata sul ruolo di Elon Musk: un mistero sul suo futuro ruolo alla Casa Bianca, una preoccupazione per il grande potere che potrebbe avere anche da noi. All’improvviso un guizzo: “Lei Presidente calpesta le formiche?” E così si è visto un po’ di panico sul volto ormai stanco di Giorgia Meloni. Poi: “Se le vedo, no! Ho risposto bene?”
Uno siparietto simpatico, utile ad alleggerire, ma in molti si sono chiesti: “Che cosa intendeva il giornalista Alexander Jakhnagiev con questa domanda?”
Egli stesso precisa che si tratta di una domanda aperta che si sostanzia nella risposta. Nel senso che con la sua risposta la Premier ha dato un suo senso della domanda che poteva essere interpretata in tanti modi.
Una domanda trabocchetto? Una domanda interessante anche se strana.
Immediatamente ho ripensato a quell’immagine delle formiche che ci lascia Giovanni Verga nella novella Fantasticheria.
“Vi siete mai trovata, dopo una pioggia di autunno, a sbaragliare un esercito di formiche, tracciando sbadatamente il nome del vostro ultimo ballerino sulla sabbia del viale? Qualcuna di quelle povere bestioline sarà rimasta attaccata alla ghiera del vostro ombrellino, torcendosi di spasimo; ma tutte le altre, dopo cinque minuti di panico e di viavai, saranno tornate ad aggrapparsi disperatamente al loro monticello bruno. “Sono le parole che l’autore rivolge alla donna elegante cui si accompagna durante una passeggiata ad Aci Trezza, il luogo che diventerà centrale nel famoso romanzo “I Malavoglia”.
Nel passaggio preso in considerazione è evidente la metafora che spiega il distacco tra classi sociali: le formiche sono la povera gente che si affanna a sopravvivere. Allora chi governa vede il suo popolo? Conosce i suoi affanni, le sue paure?
Potrebbe essere un’interpretazione ad una domanda aperta rivolta a chi governa un paese? A voi la risposta!
In conclusione richiamo la domanda che lo stesso giornalista fece alla premier lo scorso anno: “Tempo circolare o tempo lineare?” Più precisamente una visione della storia come un continuo ripetersi o come uno scorrere? Tutto torna o tutto avanza? Ancora a ciascuno la sua risposta. La nostra Primo Ministro, che in quella occasione ha risposto “ il mio tempo è scandito!”, si è salvata in angolo, dimostrando che ha studiato poco la filosofia! Certo qualcuno potrebbe sostenere che non è un problema, d’altra parte chi la studia oggi! Un peccato però!

Rosanna Frizzo

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