Il prefetto Salvatore Caccamo (nella foto di Gianni Poggi), in procinto di lasciare Vicenza dopo due anni per trasferirsi nella nuova sede di Agrigento, ha incontrato la stampa a Palazzo Volpe per un saluto che è stato anche l’occasione per un resoconto del biennio in cui ha operato in città e in provincia.
Il rappresentante del Governo ha inizialmente commentato, non nascondendo una forte emozione, la notizia del suo trasferimento, che è arrivata inattesa e di cui non ha potuto fornire spiegazioni. Ha poi più volte sottolineato il suo gradimento per Vicenza e per la sua provincia, di cui ha apprezzato le qualità delle componenti sociali, economiche e amministrative.
Scendendo nel dettaglio delle sue iniziative vicentine, si è soffermato su quelle di prevenzione animafia (materia in cui ha accumulato, nella sua carriera, una notevole competenza). “La mafia non è più quella di una volta – ha spiegato -, quella degli attentati e delle estorsioni, oggi si è trasformata in una versione silente, la mafia economica, che approfitta dello stato di necessità di imprese in crisi”.
La provincia vicentina, ha spiegato il dottor Caccamo, non è particolarmente colpita da infiltrazioni mafiose ma sarebbe un errore sottovalutare certe situazioni (che definisce “reati-spia”) che potrebbero far sospettare la presenza di attività mafiose non riconoscibili.
In particolare, ha aggiunto, abbiamo fatto un lavoro capillare di controllo e prevenzione nei cantieri TAV e il risultato è stato molto buono.
Il prefetto ha poi parlato a lungo della Sicurezza, materia a cui ha dedicato tempo e attività importanti come il Protocollo d’Intesa “Mille occhi sulla città”, stipulato il 12 luglio 2024 con i Sindaci di Vicenza, Bassano Del Grappa, Schio, Valdagno, Arzignano, Montecchio Maggiore, Thiene, Lonigo, Breganze, Costabissara, Valli Del Pasubio, con i vertici delle Forze dell’ordine ed i rappresentanti degli Istituti di Vigilanza.
Ha ricordato anche la presenza nel capoluogo dei pattugliamenti dei militari della operazione “Strade sicure”, che hanno ottenuto un importante effetto deterrente, e i problemi di organico della Questura di Vicenza. “Sono fiero – ha aggiunto – di aver contribuito alla realizzazione dell nuova sede della Polizia di Stato a Bassano del Grappa”.
La Prefettura ha dedicato un’attenzione particolare ai Centri Sociali, cercando di conoscerne le necessità e le richieste per prevenire scontri e incidenti: “il nostro è stato un lavoro di mediazione – ha sottolineato Caccamo – e siamo convinti che sia questa la strada giusta”.
Un impegno notevole per la Prefettura vicentina è stato quello necessario per far fronte al maltempo. “Il territorio vicentino – ha spiegato – ha la particolarità di essere attraversato da molti fiumi e ciò contribuisce a creare le criticità idro geologiche. Ho cercato di dare la massima assistenza ai Sindaci perchè non si sentissero soli nella emergenza”.
Un pensiero è stato dedicato ai giovani, di cui è ben noto il disagio attuale che porta perfino a situazioni estreme come quelle delle cosiddette baby gang. “Non dobbiamo sottovalutare – ha evidenziato – queste situazioni e dobbiamo cercare delle soluzioni concrete”.
Il prefetto ha concluso l’incontro con la stampa distribuendo questo messaggio di commiato:
“Cari amici,
si avvicina il momento del mio saluto e non posso fare a meno di esprimerVi un sincero e sentito ringraziamento per la collaborazione che mi avete offerto durante questi due anni di permanenza a Vicenza.
E’ stato un privilegio poter lavorare con Voi, giornalisti e redattori che ogni giorno, con passione e dedizione, siete stati al servizio della nostra comunità, raccontando i fatti e contribuendo a far crescere la consapevolezza civile di tutti.
In questi anni mi sono reso conto di quanto il vostro ruolo sia cruciale per il buon funzionamento della nostra società. Non solo per la qualità dell’informazione, ma anche per il legame che sapete creare tra le istituzioni e i cittadini.
E’ stato davvero un piacere poter collaborare con Voi, sia nei momenti di routine che in quelli più complessi. La vostra capacità di raccontare le storie che animano la nostra provincia è stata per me una risorsa fondamentale.
Non posso non fare un accenno anche alla nostra squadra del cuore, il Lane. Mi piace pensare che, proprio come in una partita di calcio, anche noi, nelle istituzioni, abbiamo lavorato come una squadra, con i nostri punti di forza e le nostre sfide, ma sempre con la voglia di arrivare al traguardo con il massimo impegno.
E voi, cari amici della stampa, siete stati sempre in prima linea, in modo egregio e corretto, a raccontare anche le fasi più emozionanti di questa “partita” quotidiana.
Vi auguro di continuare a svolgere il vostro lavoro con la stessa passione e professionalità che Vi ha contraddistinto finora, e sono certo che le vostre penne e i vostri microfoni sapranno ancora una volta raccontare la storia di Vicenza con la stessa verità e sincerità che mi avete sempre mostrato.
Un grazie di cuore a tutti Voi, con l’auspicio che i nostri percorsi professionali possano ancora incrociarsi in futuro.
Con affetto e stima.
Salvatore Caccamo”
GIANNI POGGI