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GPS. IL TAR RESPINGE IL RICORSO DEL GESTORE DEI PARCHEGGI. SI AVVICINA LA RISOLUZIONE DEL CONTRATTO?

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È stata pubblicata oggi l’attesa sentenza del TAR sul ricorso presentato da Global Parking Solutions, il gestore dei parcheggi comunali di Vicenza, che chiedeva la sospensione del versamento del canone.
Come spiega in una nota il consigliere comunale di Grande Vicenza Raffaele Colombara: “il TAR ha dichiarato improcedibile la domanda cautelare presentata dalla società GPS con il ricorso introduttivo, in quanto l’Amministrazione comunale, a seguito della precedente ordinanza cautelare n. 145/2025, ha ottemperato alle indicazioni del giudice, avviando il contraddittorio e riesaminando il procedimento. La questione è entrata in una nuova fase: GPS ha impugnato anche le determinazioni più recenti dell’Amministrazione, e sarà su questi atti che si concentrerà ora il giudizio, fissato per il 3 settembre”. L’istanza di GPS è stata rigettata e per il Comune si apre ora la possibilità di puntare alla rescissione del contratto per inadempimento sia perchè il gestore è in debito di due annualità di canone (circa 7 milioni) sia perchè non ha fatto alcune manutenzioni e nemmeno ha curato la pulizia dei parcheggi.
Nel caso si arrivi alla risoluzione contrattuale, a GPS potrebbe subentrare la seconda classificata nel bando dell’amministrazione Rucco per l’assegnazione del servizio.
“Apprendiamo con soddisfazione – commenta l’assessore con delega alla mobilità Cristiano Spiller – che il presidente del Tar ha rigettato la richiesta di Gps di sospendere il versamento del canone. Confidiamo pertanto nel pagamento immediato di quanto dovuto. Se Gps non provvederà al pagamento, alla luce del pronunciamento del presidente del Tar il contratto potrà essere risolto senza indugi”.
“Il contratto con GPS va risolto definitivamente subito – aggiunge Colombara – : non è più accettabile che chi non rispetta gli impegni continui a gestire un servizio pubblico così rilevante. Va trasmesso tutto alla Corte dei Conti: perché venga verificato se ci siano state responsabilità erariali da parte di chi ha preparato e firmato il contratto e gestito la concessione. Oggi, infine, aggiungo un nuovo elemento: procedere con un ricorso per decreto ingiuntivo, che forse andava fatto prima, per recuperare i milioni non pagati. L’accoglimento della sospensiva è parziale, e la parte non sospesa non porterà certamente all’immediato pagamento”.


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