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GLI STATI GENERALI DELLA TERZA ETÀ A VICENZA IL 6 E IL 7 DICEMBRE. FOCUS SULLA SILVER ECONOMY

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Il 6 e 7 dicembre 2024 Vicenza ospiterà la prima edizione degli Stati Generali della Terza Età, evento di rilevanza nazionale dedicato alle sfide e alle opportunità legate all’invecchiamento della popolazione.
Promosso dall’Istituto Socio Culturale “Nicolò Rezzara”, dall’Università Adulti/Anziani di Vicenza e da Uripa, con il patrocinio del Comune di Vicenza, di Anci e Anci Veneto, l’iniziativa si terrà presso il Centro congressi del Seminario Vescovile di Vicenza e vedrà la partecipazione di figure istituzionali, esperti e rappresentanti del mondo accademico e sanitario.
La crescente longevità della popolazione è una delle più grandi sfide sociali ed economiche del nostro tempo. Con un’aspettativa di vita media di 81 anni per gli uomini e 85 anni per le donne, l’Italia è il secondo Paese più anziano al mondo dopo il Giappone, ma ha superato il paese nipponico per indice di vecchiaia. Questo parametro, che misura il rapporto tra giovani e anziani, è passato dai 58 anziani ogni 100 giovani nel 1980 a 175 ogni 100 giovani nel 2019. Le proiezioni delle Nazioni Unite indicano che, entro il 2050, gli over 65 supereranno gli under 25 nei Paesi occidentali, con l’Italia tra i primi a raggiungere questo traguardo.
Questo il contesto su cui gli Stati Generali della Terza Età concentreranno l’attenzione per esplorare temi strategici come la silver economy, l’innovazione sanitaria, l’invecchiamento attivo e il benessere degli anziani. Particolare attenzione sarà dedicata alla crescente domanda di servizi per la popolazione over 80, inclusa l’assistenza socio-sanitaria e la cura della non autosufficienza. Inoltre, verranno affrontate le implicazioni economiche dell’invecchiamento, tra cui la sostenibilità del sistema pensionistico e la necessità di modelli di welfare inclusivi e innovativi.
L’aspetto socio-sanitario, infatti, rappresenta solo una parte della cosiddetta silver economy, che abbraccia ambiti come la gestione degli immobili, i trasporti, la mobilità, il turismo e tutto ciò che riguarda l’invecchiamento attivo. Il fenomeno dell’invecchiamento ha un impatto significativo non solo sul piano sociale, ma anche su quello economico, incidendo sulla spesa pensionistica e sanitaria e sulla sostenibilità del sistema previdenziale. Per comprendere l’entità del problema, basta un dato: secondo l’Istat, entro il 2050 il 54 per cento della popolazione attiva (tra i 15 e i 65 anni) dovrà sostenere economicamente il restante 46 per cento, portando a un rapporto di uno a uno tra lavoratori e pensionati.

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