Il Consiglio di Stato, interpellato dalla Regione Veneto sulla data delle prossime elezioni regionali, ha risposto che si svolgeranno “entro il 20 novembre”, ossia entro i 60 giorni successivi al termine dell’attuale quinquennio di legislatura, precisando “al più tardi nella domenica compresa nei sei giorni successivi, ossia domenica 23 novembre 2025”.
Il Consiglio ha spiegato che “la proroga della durata degli organi elettivi (omissis), necessiterebbe in ogni caso di espressa normativa che la contempli”.
Vanessa Camani, capogruppo del Pd in Consiglio regionale ha commentato: “la sentenza del Consiglio di Stato, chiamato in causa sullo svolgimento delle prossime elezioni regionali in Veneto, mette definitivamente la parola fine al gioco dilatorio di chi voleva andare al voto nella prossima primavera. Una sentenza netta, che non stupisce perché contiene quegli elementi che da sempre abbiamo evidenziato. È un game over per chi, per mesi, a partire da Zaia e dalla Lega, ha cercato di giocare con le regole democratiche”.
“Non solo la sentenza afferma la preminenza della norma nazionale su quella regionale. A tagliare la testa al toro è la sottolineatura circa l’inesistenza di condizioni di eccezionalità che, come accadde nel 2020 con la pandemia, portarono ad uno slittamento delle elezioni. Dunque, nemmeno un provvedimento del Governo sembra potrebbe portare ad un rinvio al 2026 dell’appuntamento elettorale. La partita è chiusa: ora si vada alle urne, senza ulteriori meline che sarebbero irrispettose per i cittadini e per la nostra democrazia”.