“Chi come Joe Formaggio si augura che il carcere sia ‘sovraffollato e un inferno’, non solo si dimostra disumano e incivile, ma è contro la sicurezza dei veneti e degli italiani, perché un carcere così crea alti tassi di recidiva, crea nuovi reati”. Carlo Cunegato, candidato della lista Alleanza Verdi e Sinistra per Giovanni Manildo, commenta così le parole del consigliere Joe Formaggio che, nell’aula del Consiglio Regionale durante la discussione sulla situazione delle carceri italiane, ha dichiarato che “il carcere deve essere un inferno”. 
“Parole che, ancora una volta, dimostrano una disumanità inaudita, razzismo, il trionfo della brutalità. Cancellano in un attimo tre secoli di cultura giuridica e minano in profondità ogni cultura dei diritti umani – spiega Cunegato -. Oggi le condizioni delle nostre carceri, sovraffollate, mettono a rischio questi diritti, non riconoscono la dignità delle persone e rendono impossibile o difficile qualsiasi processo educativo di crescita e reinserimento. A dirlo sono i numeri e in particolare l’indice di recidiva, che misura quanti sono i casi in cui chi esce dalle carceri ricommette il reato. In Italia si aggira intorno al 68-70%, mentre, per fare un esempio, in Norvegia è intorno al 20%. Questa differenza sostanziale è dovuta ai diversi approcci dei sistemi carcerari: quello italiano è caratterizzato da sovraffollamento e scarsità di opportunità di reinserimento, mentre il sistema norvegese si concentra sulla riabilitazione, la formazione professionale e condizioni di vita dignitose”.
“In una società civile – conclude Cunegato – il carcere deve servire come forma di deterrenza e pena, ma deve avere anche, e soprattutto, una funzione rieducativa: per il rispetto della dignità di ogni individuo e per costruire sicurezza delle comunità”.