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BASI USA. INTERROGAZIONE DI FILIPPIN (PD) AL GOVERNO: TUTELARE I DIPENDENTI ITALIANI. E LUISETTO CHIEDE DI SOSPENDERE LE RATE DEI MUTUI

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“La crisi politica negli Stati Uniti non può trasformarsi in un dramma economico per i lavoratori italiani delle basi americane in Italia” così la consigliera regionale Chiara Luisetto (PD) interviene sulla grave situazione che sta colpendo i dipendenti italiani di Camp Ederle a Vicenza e di altre basi USA presenti sul territorio nazionale – Aviano, Napoli, Sigonella e Pisa – i quali, a causa del government shutdown in corso oltreoceano, non stanno percependo regolarmente lo stipendio. Prosegue Luisetto: “Molti di questi lavoratori hanno mutui, affitti o rate da pagare. Ritrovarsi improvvisamente senza stipendio, per una vicenda decisa a migliaia di chilometri di distanza, significa rischiare la morosità, con conseguenze pesanti e ingiuste per famiglie che nulla hanno a che vedere con lo scontro politico americano”.
La consigliera chiede al Governo italiano di intervenire presso le istituzioni bancarie e finanziarie affinché, in questa fase eccezionale, venga sospeso il pagamento delle rate dei mutui e dei finanziamenti per i lavoratori coinvolti, fino al ripristino della normale erogazione delle retribuzioni: “Chiedo al Governo di attivarsi immediatamente con il sistema bancario per sospendere i pagamenti delle rate, proteggendo i lavoratori italiani colpiti da una situazione che non dipende da loro. È un atto di giustizia e di responsabilità verso persone che ogni giorno svolgono il loro lavoro con professionalità e senso del dovere”.
Al governo si rivolge anche l’onorevole Filippin tramite un’interrogazione: “La situazione in cui si trovano i lavoratori civili delle basi militari USA di Vicenza e di tutto il Paese ci preoccupa. Per questo, presenterò un’interrogazione al governo, chiedendo come intende a tutelare i dipendenti civili di Vicenza che rischiano da un giorno all’altro di finire senza un reddito. Come a Vicenza è così anche in tutte le altre basi Militari d’Italia. Nel nostro Paese ci sono 5000 dipendenti civili per tutte le basi militari americane e se si dovessero trovare senza una fonte di reddito, rischierebbero di non riuscire ad andare incontro anche alle più essenziali esigenze delle proprie famiglie. Questa situazione è frutto delle scelte politiche ed economiche dell’amministrazione americana. Lo shutdown, il blocco dei finanziamenti alle strutture pubbliche USA, è dovuto allo stallo del Parlamento nell’approvazione della legge di bilancio. L’idea di Trump di non finanziare certi servizi, strutture e progetti non piace nemmeno a una parte dei repubblicani e questo ha generato la situazione in cui oggi rischiano di trovarsi molte famiglie sul nostro territorio. L’idea di uno Stato piccolo e assente nell’economia mette a rischio alcuni servizi essenziali di cui le persone hanno necessità. Il governo intervenga sul suo potente alleato e amico Trump invece di subire ogni sua decisione”.
Filippin e Luisetto esprimono infine vicinanza e solidarietà a tutti i lavoratori italiani delle basi americane: “A Vicenza, come ad Aviano, Napoli, Sigonella e Pisa, ci sono donne e uomini che servono con lealtà lo Stato americano e contribuiscono al nostro tessuto economico. Meritano rispetto, sostegno e tutela in un momento così difficile. Nessuno di loro dev’essere lasciato solo”.

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