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ALTAVILLA VICENTINA. IL TAR ACCOGLIE IL RICORSO DI CATAGINI E DI TRE CONSIGLIERI CONTRO LA NOMINA DEI RAPPRESENTANTI NELL’UNIONE TERRE DEL RETRONE

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Il TAR del Veneto ha accolto il ricorso dei consiglieri comunali della lista di minoranza “La garanzia dell’esperienza–Catagini Sindaco” che impugnava la delibera del 26 giugno 2024 che nominava il consigliere di minoranza Gianluca Grignolo nel Consiglio dell’Unione Terre Del Retrone. E, in conseguenza, tutte le delibere assunte nel frattempo dall’Unione sono state annullate.
Claudio Catagini (nella foto), Francesco Centofante, Cora Pellizzari e Margherita Fusari avevano chiesto all’Amministrazione di annullare la delibera, preannunciando, in caso contrario, l’intenzione di ricorrere al TAR.
Sindaco e Giunta avevano confermato l’atto del Consiglio e i quattro firmatari avevano presentato il ricorso, chiedendo l’annullamento per illegittimità della delibera consiliare n. 22 del 26 giugno 2024, pubblicata nell’Albo Pretorio il successivo 17 luglio.
“Con la deliberazione – ricostruiva il ricorso – il Consiglio Comunale a seguito di votazione a scrutinio segreto ha proclamato eletti e nominati i consiglieri, spettanti al Comune di Altavilla Vicentina, in seno al Consiglio dell’Unione Terre Del Retrone”.
I ricorrenti facevano innanzi tutto notare che l’esito della votazione, riportato in delibera, era stato: Grignolo Gianluca: preferenze 5, Dal Passo Carabelli Simone: preferenze 3, Tomasi Alessia: preferenze 3, Pellizzari Cora: preferenze 4. Avrebbero dovuto, quindi, essere eletti “i consiglieri che conseguono il maggior numero di voti” e, cioè, Grignolo, Pellizzari e Tomasi, i primi due appartenenti alla minoranza. “Inopinatamente – contestavano -, terminato lo scrutinio vengono proclamati eletti due consiglieri di maggioranza, con tre voti ciascuno, e un consigliere di minoranza, nella persona del sig. Grignolo Gianluca”.
Ma l’art. 17 dello Statuto dell’Unione dei Comuni “Terre Del Retrone” – facevano notare – prevede che ”il Consiglio è composto dal Presidente dell’Unione, dai Sindaci dei Comuni (membri di Diritto) e da 3 consiglieri eletti  dai singoli  Consigli Comunali dei Comuni associati tra i propri componenti, assicurando la Rappresentanza della minoranza di ogni Comune, con voto limitato ad uno”.
La deliberazione impugnata “è illegittima perché – spiegava il ricorso – accorda una garanzia alla maggioranza che la norma, articolo 17, comma 1, dello Statuto dei Comuni “Terre Del Retrone”, non riconosce. Anche il principio di proporzionalità viene ribaltato, in quanto si concretizza, con la votazione limitata ad uno, esclusivamente a favore della maggioranza che, nella fattispecie de qua, ha inteso accordare, invece, due seggi alla minoranza”.
GIANNI POGGI

La video intervista di Gianni Poggi a Claudio Catagini capogruppo della lista “La garanzia dell’esperienza–Catagini Sindaco”

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