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AGSM AIM. PRESENTATO IL PIANO INDUSTRIALE 2025-2030: INVESTIMENTI PER 1,1 MILIARDI

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Comunicato stampa di AGSM AIM

È stato presentato il 10 luglio a Verona, presso la sede di AGSM AIM, dal presidente Federico Testa e dal consigliere delegato Alessandro Russo, il nuovo Piano Industriale 2025-2030 del Gruppo.
Il nuovo Piano Industriale si inserisce in uno scenario in rapida trasformazione per effetto dei megatrend globali che oggi stanno rendendo sempre più complessa la transizione energetica: tensioni geopolitiche, innovazione digitale, cambiamento climatico e invecchiamento della popolazione, sono fattori di destabilizzazione e di volatilità dei mercati e degli assetti sociali. In questo quadro, il settore dell’energia, in cui opera il Gruppo, è caratterizzato dall’elettrificazione dei consumi, da una costante crescita dell’efficienza energetica e dalla diffusione delle energie rinnovabili.
In un contesto altamente complesso, il Piano Industriale al 2030 rappresenta il fattore abilitante per AGSM AIM per essere una guida competente e affidabile nell’affrontare e governare i grandi cambiamenti determinati dalla transizione energetica e digitale. L’obiettivo è quello di rappresentare un punto di riferimento nazionale capace di rendere vivibili le transizioni, affiancando cittadini e utenti.
“Il Piano coniuga una crescita dimensionale con impatti diretti sulla nostra comunità attraverso progetti ad alta vocazione sostenibile quali la geotermia, l’ulteriore sviluppo del teleriscaldamento, una nuova generazione 100% da fonti rinnovabili e sperimentazioni nell’ambito dell’idrogeno”, ha dichiarato il presidente Federico Testa.
AGSM AIM intende governare e accelerare la transizione energetica creando valore per i propri stakeholder attraverso l’attivazione di tre pilastri: l’ambizione di sostenibilità, la spinta alla crescita e la gestione del rischio.
Ambizione di sostenibilità: l’obiettivo del Gruppo è quello di integrare le priorità di business con quelle di sostenibilità, andando a definire un set di obiettivi concreti e misurabili di breve e medio-lungo termine. Sul fronte ambientale, al 2030 il 70% di potenza elettrica installata proverrà da fonti rinnovabili con 144 GWhth provenienti dalla geotermia. Per quanto riguarda i clienti, i contratti di fornitura elettrica saranno green per il 70% e quelli gas per il 20%. Il 70% di bollette sarà elettronico. Forte attenzione è rivolta alle persone con l’obiettivo di raggiungere un gender pay gap pari a 0, il 46% di personale di genere femminile nell’organico aziendale e l’80% della popolazione aziendale coinvolta in progetti di change management e formazione in AI. Per quanto riguarda la governance, il 100% della popolazione aziendale avrà obiettivi di sostenibilità a partire dal 2026 e sarà implementato un sistema di valutazione dei fornitori che includa le performance ESG in ottica premiante già dal 2026. Entro il 2029 è, infine, previsto il coinvolgimento dei fornitori strategici in una Vendor Academy dedicata.
Grazie a oltre 1,1 miliardi di euro di investimenti, il Gruppo potrà accelerare la transizione energetica consolidando la propria posizione nel settore delle energie rinnovabili e dell’efficienza energetica investendo su progetti con una prospettiva di lungo periodo in grado di generare impatti anche oltre il quinquennio di piano. Più in dettaglio, la crescita nei prossimi cinque anni verrà dagli impianti, con il rafforzamento della generazione da fonti rinnovabili; dalle reti con il rilancio del sistema di teleriscaldamento in chiave carbon free e dall’ammodernamento di reti e impianti; dai clienti con lo sviluppo commerciale come operatore nazionale e dalla leadership nell’efficienza energetica.
Il Gruppo prevede di implementare strumenti per mitigare il rischio incrementale derivante dalla crescita su business a mercato e individuare business model con stabilità di ricavi (es: incentive FER, PPA, project financing) che consentano di attenuare gli effetti di una esposizione alle dinamiche del mercato.
Target economico finanziari al 2030: gli investimenti previsti di oltre 1,1 miliardi di euro e le strategie sopra delineate consentiranno di rafforzare significativamente l’efficienza e la marginalità del Gruppo.
AGSM AIM prevede infatti un EBITDA pari a 250 milioni di euro al 2030 (+86 milioni di euro rispetto al risultato stimato nel 2025 e pari a 163 milioni di euro), in incremento del 53% rispetto al 2025 e con un’incidenza sui ricavi del 12% rispetto all’attuale 9%. L’utile netto è previsto in crescita del 62% a 71 milioni di euro (+27 milioni di euro rispetto al risultato stimato per il 2025 e pari a 44 milioni di euro) con un’incidenza sui ricavi del 3% rispetto all’attuale 2%. La significativa crescita degli investimenti comporterà una crescita della PFN e del rapporto PFN/EBITDA, che vedrà il picco nel 2027 attestandosi a 3,9x per poi scendere a 3,6x nel 2030 proseguendo ulteriormente il trend di discesa anche oltre il quinquennio di piano.

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