
CALCIO MONTECCHIO. ROMANO ALEARDI: A INIZIO CAMPIONATO I MIEI PROGETTI ERANO ALTRI
“Come vivo questo momento? Come un pugno sul naso. La scorsa estate quando ho ripreso in mano le sorti del Montecchio, a causa dei tanti
Il Carnevale è sicuramente il periodo più divertente dell’anno. Lo sanno i bambini che attendono con ansia il momento in cui si possono travestire ed essere per un giorno gli eroi dei propri sogni o le fatine dai capelli turchini. Si va a scuola in modo diverso perché anche le maestra è in maschera… Si gioca, si scherza: il carnevale è questo! Un momento di stranezza.
D’Annunzio in una sua breve poesia definisce il Carnevale come un “vecchio pazzo” che si vende il materasso per mangiare e far baldoria, per celebrare un tempo di festa libera, non legata a riti religiosi ma che, al contempo, ricorda l’imminente momento della penitenza, in attesa della Pasqua.
Oggi, oltre che momento di allegra spensieratezza, è soprattutto un’occasione per recuperare tradizioni che hanno grande richiamo turistico. Si pensi ai tanti visitatori che raggiungono Venezia durante il suo Carnevale!
E poi ci sono i momenti topici, il giovedì e il martedì grasso per stare insieme, per mangiare e bere in allegria, per giocare, per farsi scherzi, magari mascherati per non essere riconosciuti e prendersi qualche soddisfazione e ricambiare qualche screzio.
Città e paesi, da sempre, hanno il loro modo di festeggiare, il più delle volte con momenti di allegra aggregazione, recuperando antichissime tradizioni di danze, rappresentazioni e carri allegorici.
Per il Carnevale ci si prepara per tempo: interi quartieri e contrade si danno da fare per preparare la propria esibizione.
Tutto questo accade anche a Montecchio che, proprio in occasione della festa di San Valentino, in passato, aveva una sua festa coincidente con il Carnevale e quindi con la sfilata dei carri.
Il Covid ha bloccato tutto per un paio d’anni, ma comunque ridimensionato gli eventi, troppo costosi e non sempre sicuri.
Oggi le regole da rispettare sono stringenti, mentre sono sempre meno i contadini disposti a mettere a disposizione il trattore per trainare i carri addobbati per la festa.
A queste difficoltà la Proloco locale ha cercato di ovviare con l’organizzazione di un evento che consideri tutti questi limiti, anche al fatto che quest’anno, nell’ultima settimana di festa, non c’erano trattori a disposizione. Così si è dato vita ad un prolungamento della festa con il Carnevale di Primavera.
Di solito, per tradizione a metà Quaresima si ritorna a preparare le frittelle e così, a quattro settimane dalla Pasqua si può tornare a ridere e a scherzare al seguito dei carri mascherati che sfileranno tra Piazza Carli e Piazza Fraccon, domenica 30 marzo, a partire dalle ore 15.00.
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